Guillermo del Toro saluta definitivamente Pacific Rim 2

Ultimamente abbiamo parlato con Guillermo del Toro (in ottobre, quando stava promuovendo Crimson Peak), ci ha detto che, nonostante le numerose segnalazioni di un possibile secondo capitolo di Pacific Rim, non del tutto cancellato, il regista ci disse che era semplicemente in fase di presentazione della sceneggiatura alla Universal per l’approvazione del bilancio. Si scopre ora del Toro avrebbe quasi del tutto accantonato l’idea, anche dopo aver presentato lo script alla Universal ha ufficialmente messo il punto sulla vicenda Pacific Rim 2.

La notizia arriva direttamente da The Hollywood Reporter, il quale fa notare che del Toro e la Universal hanno tentato di sviluppare insieme qualcosa riguardante Pacific Rim 2, ma è diventato chiaro che il progetto non avrebbe funzionato, e lo studio ha dato un taglio sulla pellicola a tempo indeterminato. Così facendo ha liberato del Toro facendolo passare a nuovi progetti, in particolare un remake di Viaggio allucinante  della 20th Century Fox.

Guillermo del Toro – addio a Pacific Rim 2, in arrivo altri progetti?

Ambientato nel periodo della Guerra Fredda, la pellicola parla di un team di scienziati (statunitensi e russi) che hanno sviluppato una tecnologia capace di ridurre le dimensioni di qualunque oggetto materiale per una durata limitata di 60 minuti. Jan Benes, operante oltre la cortina di ferro, ha scoperto come estendere illimitatamente la persistenza del processo e così, con l’aiuto della CIA, riesce a fuggire in Occidente ma rimane gravemente ferito in un attentato. L’obiettivo del governo americano è quello di salvarlo in modo da poter scoprire le rivoluzioni inerenti il campo della miniaturizzazione persistente. Per eseguire l’intervento però, occorre che il gruppo di scienziati ed esperti, il capitano Bill Owens, il dottor Michaels, il chirurgo Peter Duval e la sua assistente, Cora Peterson, affiancati dall’agente Grant, entrino in un sottomarino, che viene miniaturizzato alle dimensioni di una cellula ed iniettato nell’arteria carotide nel corpo di Benes. Dopo uan serie di peripezie dovute alle precarie condizioni fisiche di Benes e alle dimensioni, lo scienziato sarà portato in salvo.

Come innovare un film degli anni ’60? Lo scopriremo, si spera, presto! Intanto sappiamo che alla produzione del film provvederanno Cameron, Jon Landau e Rae Sanchini attraverso la Lightstorm. Il produttore esecutivo sarà Goyer mentre Matt Reilly si occuperà di supervisionare il progetto per conto della Fox.

Fonte: ScreenCrush