Guardiani della Galassia, l’unica canzone che James Gunn non ha potuto includere: è degli anni ’80 ed è ispirata ad Apocalypse Now

Questa piccola mancanza non ha comunque impedito ai film Marvel di avere una selezione musicale davvero notevole.

Pensare alla trilogia dei Guardiani della Galassia è impossibile senza prendere in esamine quattro elementi in particolare: un accattivante assortimento di personaggi, l’umorismo che sfida gli standard Disney, un cuore gigantesco e una selezione musicale da chef kiss. Il walkman di Peter Quill (Chris Pratt) – e più tardi lo Zune – ci ha regalato molte gioie negli ultimi 9 anni, ma James Gunn ha dovuto lasciare alcune canzoni in cantiere.

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Le scelte del regista per nutrire la colonna sonora dei suoi tre lungometraggi sui supereroi dell’Universo Marvel, lungi dall’essere legate esclusivamente alle sue preferenze personali, sono strettamente legate alla narrazione e alla situazione dei personaggi nel momento in cui appaiono. Un fatto che ha costretto Gunn a curare con estrema dovizia le playlist di Star-Lord.

Ma dare forma ad una collezione come questa non è affatto semplice. Molti titoli sono stati omessi dai tre film, come Cruel to be Kind di Nick Lowe, perché non hanno trovato la scena giusta, mentre altri sono finiti persi nelle battaglie per i diritti che di solito sono all’ordine del giorno.

Il buon vecchio James è sempre riuscito a cavarsela grazie alla sua insistenza – e, probabilmente, alle macchine che smuovono la grande Casa di Topolino -, ma c’è una questione che è diventata una spina nel fianco del regista, l’unica canzone che non è riuscito a portare sul grande schermo insieme alla sua disfunzionale famiglia di antieroi: Russian Roulette dei Lords of the New Church.

“In tre film sono riuscito a includere ogni canzone che ho scritto in una sceneggiatura, a volte dopo aver lottato e faticato molto per ottenere i diritti. Tuttavia, per la prima volta, nel Vol. 3 non siamo riusciti a ottenerli ad una canzone che volevo perché ero coinvolto in battaglie legali. La canzone è Russian Roulette dei Lords of the New Church.”

La canzone, pubblicata nel 1982 sull’album The Lords of the New Church, è ispirata al film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, e il suo testo inizia con un riferimento a un soldato del Vietnam che vola a bordo un elicottero per scoprire poi che il passeggero è solo un attore.