Gina Lollobrigida non potrà più amministrare i suoi averi – Il compagno: “Ci arrendiamo solo se ci ammazzano”

Gina Lollobrigida si è detta molto amareggiata per questa decisione, mentre il compagno annuncia battaglia.

La Cassazione ha dato ragione ad Andrea Milko Skofic, figlio di Gina Lollobrigida. L’uomo nei mesi scorsi aveva avanzato la richiesta di affiancare un tutore a sua madre per amministrare il suo patrimonio. Dal canto suo, la Lollo aveva subito presentato ricorso lamentando di essere stata sottoposta alla procedura senza un accertamento della impossibilità di cura dei propri interessi “travisando il significato del rifiuto di rispondere alle domande relative al suo patrimonio indicativo invece del naturale riserbo di una persona ultranovantenne e del naturale bisogno di sentirsi garantita solo da persone di sua fiducia, vista la diffidenza nei confronti del figlio che aveva tenuto un comportamento persecutorio nei suoi confronti“.

Il commento di Gina Lollobrigida e del suo compagno

Gina Lollobrigida; cinematographe.it

Il tribunale, come detto, ha dato ragione a suo figlio, con cui la star da sempre ha un rapporto molto complicato. Il ricorso, infatti, è stato respinto dai giudici della prima sezione civile che hanno confermato così la decisione della Corte di Appello di Roma. Gina Lollobrigida si è detta molto amareggiata per la decisione presa e ha già comunicato che si rassegnerà. Andrea Piazzolla, compagno dell’attrice ha dichiarato “Lei è molto amareggiata e io pretendo che Gina abbia rispetto, perché lo merita ed è una persona per bene. Durante le udienze lei non viene mai ascoltata, nessuno ascolta quello che lei ha da dire, non è quantomeno strano? Ci arrendiamo solo se ci ammazzano“.