Gina Lollobrigida, il suo assistente Andrea Piazzolla: “Gli ultimi anni sono stati un inferno”

Polemica sul web dopo le affermazioni del factotum della grande attrice italiana, molte le voci contrastanti riguardo il suo intervento in TV.

Gina Lollobrigida è morta il 16 gennaio 2023 e dopo diversi giorni il suo assistente e factotum Andrea Piazzola, uno dei personaggi più controversi della sua vita soprattutto negli ultimi anni, ha rotto il silenzio per la prima volta il 18 gennaio 2023. Le sue affermazioni sono state da subito molto discutibili. Intervistato da Adnkronos, il segretario di Gina Lollobrigida, morta all’età di 95 anni, ha chiesto rispetto per l’attrice, attaccando senza mezzi termini figlio, nipote ed ex marito della Lollo.

Le sue parole hanno immediatamente scatenato polemiche nel pubblico e tra i fan della grande star del cinema italiano.

Andrea Pizzolla continua con le affermazioni controverse riguardo Gina Lollobrigida

Chi è il figlio di Gina Lollobrigida - Cinematographe.it

Ho scelto il silenzio, di non farmi vedere. Perché? Perché se fossi andato, avrei dovuto prendere Xavier Rigau a calci nel c…, perché Gina questo si aspetterebbe da me”, ha esordito Andrea Piazzola. Ma siccome non sono uno che fa queste cose, non andrò al funerale perché non accetto quello che stanno facendo, è una vergogna. Non c’è il minimo rispetto nei confronti di Gina, né da parte del figlio, né del nipote, né di Xavier Rigau. Trovo vergognoso che il figlio e il nipote abbiano permesso a quell’uomo di essere lì e non solo, anche di inventarsi cose assurde. Lui è arrivato in ospedale solo dopo che Gina non c’era più. Si è inventato che le ha dato la mano, che lei era felice. Non solo non sono cose vere, ma questa si chiama mitomania“.

A Domenica In, Piazzolla ha continuato con le affermazioni discutibili scatenando polemiche negli spettatori del programma della Venier. “L’incubo, quando abbiamo scoperto il matrimonio per procura dello spagnolo”. Milko “non ha mai accettato di chiarirsi con la madre e si è schierato completamente con Rigau”, da lì “è iniziata una assurda serie di cause”. “La cosa più grave – ha detto Piazzolla – e mi assumo la responsabilità di quello che dico, è che c’è una parte di giustizia per bene, un’altra parte che fa acqua da tutte le parti. Ho rispetto per la giustizia, ma credo che sia mancato il rispetto per Gina. Se una persona sta benissimo, come le si può togliere un avvocato? E imporle come avvocato il compagno dell’associata dello studio che difendeva Milko, il figlio Dimitri e Rigau che a sua volta nomina come consulente lo stesso consulente di Rigau? Gina con tutte le forze ha provato a fare ricorsi, ma era una sorta di lotta contro i mulini a vento. Chiese di cambiare l’amministratore di sostegno, ma il giudice ha messo una persona tra Gina e l’amministratore di sostegno. Come mai quando le persone hanno realmente bisogno, i tempi della giustizia richiedono sei mesi, un anno… E invece, quando lui chiedeva una cosa, il giorno dopo arrivava il decreto“. Infine, ha raccontato degli ultimi giorni di vita della Lollo: “Credo fosse martedì scorso, anche se posso confondere i giorni. E’ andata a fare una tac in ospedale, l’ho accompagnata io, e l’avevo chiesta senza mezzo di contrasto. Ma in ospedale il medico ha detto ‘va fatta per forza con il contrasto’. Il mio rimpianto è di non essermi imposto in qualche modo… da quello che si è capito, il contrasto le ha bloccato i reni. La sera siamo tornati a casa e non urinava, sono andato in allarme ed ho chiamato subito tutti quelli che potevo chiamare, ma mi hanno detto che non c’era più nulla da fare. Non lo accettavo, quindi d’accordo col professore l’abbiamo subito ricoverata. Se ero pronto a donarle un rene? Le avrei dato i miei anni, le avrei dato tutto, non solo un rene, pur di vederla“.