Gina Lollobrigida, il luogo di sepoltura sarà la sua città natale
Il mondo saluta definitivamente Gina Lollobrigida, la bersagliera del cinema italiano, con la sepoltura nel nativo Lazio.
Gina Lollobrigida si è spenta ieri, a Roma, all’età di 95 anni. Considerata una delle attrici più importanti del cinema italiano, i suoi ultimi anni di vita sono stati molto duri. Dopo il caso di Francisco Javier Rigau Rafols, accusato di aver orchestrato un matrimonio per interesse, la Lollo è stata per anni in lotta con la sua famiglia a causa di Andrea Piazzolla, il ragazzo 34enne che ha amministrato i suoi beni e che ha vissuto con la compagna e la figlia nella casa dell’attrice sull’Appia Antica. Gli eventi dei suoi ultimi anni di vita non devono tuttavia distrarre dalla sua maestosa carriera e dal grande ricordo che lascerà in tutti gli amanti del cinema italiano ed internazionale.
Il suo luogo di sepoltura, dove i fan potranno andarla a trovare mentre riposa eternamente, è simbolico della sua personalità e del suo attaccamento ad una terra che l’aveva resa chi era: una donna forte, mediterranea, sanguigna e “di fuoco”. Gina Lollobrigida sarà sepolta nella natia Subiaco, in Lazio.
Gina Lollobrigida ed il forte legame con la sua terra: la sepoltura a Subiaco
Il sindaco della città del Lazio in cui la Lollo nazionale è nata, Subiaco, ha rilasciato una dichiarazione dove illustra le modalità di sepoltura della diva italiana. “Gina Lollobrigida sarà sepolta a Subiaco, sua città di origine. Nel 2000 aveva espresso questa volontà ed il Comune le ha dedicato una tomba monumentale, che in questo momento è in fase di restauro. Quindi sarà sepolta momentaneamente all’interno di un loculo comunale e poi spostata. Ho già sentito suo figlio Milko dopo la morte“. Così il sindaco Domenico Petrini ha dichiarato quest’oggi a Radio Rtl 102.5 News. In Consiglio comunale, ha aggiunto, “arriverà la proposta di intitolazione di una piazza, quella vicina al teatro dove ha mosso i primi passi“.
Gina Lollobrigida sarà ricordata per il suo apporto inestimabile allo spettacolo italiano con i ruoli in Pane, amore e fantasia e La romana. Inoltre, va ricordata la sua partecipazione anche ai film di respiro internazionale come Il Gobbo di Notre-Dame e La donna più bella del mondo del 1955. Sarà sempre ricordata come la “bersagliera” del cinema italiano del dopoguerra, una nuova immagine di donna che cambiò definitivamente la femminilità all’italiana.