Gilles Villeneuve, l’aviatore: l’agghiacciante profezia sulla morte del pilota, protagonista del documentario Rai

A 40 anni dalla morte gli è dedicato un documentario.

Il tempo potrà anche passare in fretta, ma il ricordo di miti come Gilles Villeneuve vivrà in eterno. Per i fan di Formula 1 che hanno avuto il privilegio di vederlo all’opera è impossibile dimenticarlo. Le emozioni regalate dal pilota in pista sono il miglior lasciato del driver. A dispetto dei soli 6 Gran Premi conquistati, segnò un’epoca attraverso uno stile di guida selvaggiamente folle. In plurime occasioni rischiò pur di raggiungere il suo scopo, quello di essere il più veloce.

Gilles Villeneuve e la previsione sul futuro che mette i brividi

Gilles Villeneuve seduto sulla monoposto

La morte si portò via Gilles Villeneuve l’8 maggio 1982. Due settimane prima, il compagno di paddock in Ferrari, Didier Pironi, gli “rubò” una vittoria che pareva ormai assicurata. Così a Zolder, in Belgio, Villeneuve voleva assolutamente chiudere le qualifiche davanti al francese. Erano le 13.52 quando, percorrendo la Terlamenbocht, si trovò dinanzi la più lenta March di Jochen Mass, suo ex partner in McLaren. Lo schianto fu terribile e Gilles venne sbalzato fuori dalla vettura. Non riprese mai più conoscenza, fino a spegnersi qualche ora dopo.

A decenni dalla scomparsa, è emerso un filmato ritraente Gilles Villeneuve mentre rilasciava un’intervista alla tv canadese. Come se vedesse il futuro, parve immaginare la sorte a cui sarebbe andato incontro. Il ferrarista era solito prendersi degli enormi rischi, che spesso all’epoca si rivelavano fatali. Nelle battute finali dell’intervista, l’Aviatore si lasciò andare alla profezia. Si diceva consapevole della possibilità di un incidente, di farsi male e forse di rimanere bloccato in ospedale per un paio di mesi.

Villeneuve Gilles

Tuttavia, puoi sempre tornare da una cosa del genere. Ci sono magari un paio di circostanze all’anno dove poteva avere un incidente serio. Naturalmente, non desiderava averne uno ma forse – concluse davanti ai microfoni – un giorno ne avrebbe avuto un altro. Parole che oggi mettono i brividi.

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