Gatto: Pixar torna in Italia dopo il successo di Luca! Tutto ciò che sappiamo sul nuovo film d’animazione di Enrico Casarosa

Dimentica i gattini carini: Nerone graffia, suona e scappa per le calli di una Venezia pittorica e pericolosa.

Da Manuel Magarini - 15 Giugno 2025 12:30

Dalle Cinque Terre alla Laguna: Enrico Casarosa ci riprova. E lo fa con un altro tuffo nel cuore dell’Italia. Ma stavolta niente bambini-pesce. Il nuovo protagonista è un gatto nero, si chiama Nerone, vive a Venezia, ama la musica… ed è nei guai fino ai baffi.

Nerone: trama del nuovo film Pixar tra gatti, musica e Venezia

L’annuncio è arrivato ad Annecy, il tempio mondiale dell’animazione, e subito dopo sul profilo Instagram della Pixar: sì, Nerone è il nuovo film originale in lavorazione, previsto per l’estate 2027. Alla regia c’è sempre lui, Casarosa, genovese trapiantato negli USA, già candidato all’Oscar per La Luna (2012) e per Luca (2022), che col suo mare ligure aveva incantato mezzo mondo.

Ma stavolta il tono è diverso: Nerone ha il passo del dramma, anche se resta dentro i confini di un racconto per tutti. Il nostro eroe peloso ha un debito con un boss del crimine felino (sì, proprio così) e per salvarsi la coda dovrà stringere un’alleanza improbabile con una ragazzina veneziana. Si preannuncia una storia di fuga, amicizia e redenzione, con la città lagunare come quinta teatrale, disegnata in uno stile pittorico che, stando alle prime immagini mostrate da Pete Docter, promette meraviglie.

E occhio: Nerone non è il classico micione da coccole. È scarruffato, schivo, segnato. Un outsider. E in una città che ancora crede che i gatti neri portino sfortuna, la cosa non aiuta. Ma è qui che Casarosa torna a fare centro: prende una figura marginale e le costruisce addosso un mondo intero, come aveva fatto con i mostri marini che volevano solo essere accettati.

Con Nerone, la Pixar aggiunge un altro felino alla sua galleria (dopo Sox, Dragon e Machiavelli). Ma questo promette di essere diverso: meno pupazzetto, più anima. Un film che profuma di calle bagnate, barcaroli, note stonate e seconde occasioni. E sì, prepariamoci: l’Italia sta per commuoversi di nuovo.