Gary Sinise di Forrest Gump dice definitivamente addio al cinema dopo il terribile lutto: “voglio solo stare con la mia famiglia”
Lontano dai riflettori, vicino a chi resta.
Sono passati cinque anni da quando Gary Sinise ha deciso di lasciare il mondo del cinema. Niente più set, niente più copioni. Niente più luci finte. Era il 2020, e la scelta non aveva nulla a che fare con la carriera. C’era qualcosa di più grande. Più urgente. Suo figlio Mac stava male. Un tumore rarissimo: il cordoma. Colpisce pochissime persone al mondo. E ti cambia la vita all’istante.
Gary Sinise e il lutto che non passa

Mac era giovane, aveva talento, una sensibilità che andava oltre. Ma si è trovato a combattere una malattia crudele. Una battaglia lunga cinque anni, fatta di ospedali, bisturi, momenti di speranza, altri di puro buio. “Sembrava che un mostro avesse preso la sua spina dorsale”, ha raccontato Sinise. Intanto anche sua moglie, Moira Harris, combatteva un tumore al seno. Una doppia guerra. Dentro casa.
L’attore, che molti ricordano come il Tenente Dan in Forrest Gump, o come il volto ruvido di CSI: NY, ha smesso tutto. “Pregavo. Mi rialzavo. Tornavo a combattere”, ha detto. Nessuna sceneggiatura da seguire. Solo dolore reale. Solo l’amore di un padre che non vuole arrendersi.

Mac non ce l’ha fatta. È morto nel 2023, a 33 anni. E da allora Sinise si è ritirato davvero. Non per scomparire, ma per restare. Con chi gli è rimasto. “Non riesco a lasciare casa. Sto con le mie figlie. Le tengo strette. Dopo quello che è successo, non riesco più a guardare il tempo come prima”.
Oggi non cerca nuovi ruoli. Non ha bisogno di tornare. Se accadrà, bene. Ma per ora sta fermo. Respira. E vive. “Si pensa alle cose davvero importanti”, ha detto. E forse basta quello. Perché a volte la vita è tutto fuorché spettacolo. E il dolore vero non ha mai bisogno di una scena.
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