Biancaneve: per Gal Gadot il flop del film dovuto “non solo” alle pressioni per prendere posizione contro Israele

Quando un film Disney diventa campo di battaglia politico e mediatico, anche la Regina Cattiva inciampa.

Gal Gadot l’ha detto chiaro: Biancaneve non è stato un disastro al botteghino solo per via delle polemiche politiche, ma certo il contesto non ha aiutato. In un’intervista al talk show israeliano The A Talks, l’attrice — che nel live-action Disney interpreta la Regina Cattiva — ha parlato senza filtri di quanto la pressione a “schierarsi contro Israele” abbia influenzato la percezione del film, e di come sia stata attaccata più come israeliana che come attrice.

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Per Gal Gadot il flop di Biancaneve non è dipeso solo dalle pressioni per prendere posizione contro Israele - Cinematographe.it

“Quando è uscito il film, sentivo che chi era contro Israele mi criticava in modo quasi viscerale”, ha detto. “Non mi vedevano come attrice, ma solo come israeliana”.

Le parole hanno subito incendiato i social. Lei, consapevole, ha poi precisato su Instagram: “Ovviamente il flop non è colpa solo delle pressioni esterne. Ci sono tanti fattori in gioco, e il successo non è mai garantito”. Una parziale marcia indietro? Forse. Ma resta il fatto che Biancaneve ha perso 115 milioni di dollari e il polverone mediatico ha avuto un peso.

Per Gal Gadot il flop di Biancaneve non è dipeso solo dalle pressioni per prendere posizione contro Israele - Cinematographe.it

Il clima attorno al film, in effetti, era già teso. Da mesi Gal Gadot e Rachel Zegler — protagonista della pellicola — sono finite nel mirino per le loro posizioni opposte sul conflitto israelo-palestinese. Da lì in poi, ogni dichiarazione è diventata dinamite. E intanto Biancaneve affondava.

Eppure, racconta Gal, sul set l’atmosfera era tutto fuorché tossica. “Mi sono divertita a girare. Anche con Rachel ci ridevamo e parlavamo. Ero convinta che il film sarebbe stato un successo enorme”.

Poi è arrivato il 7 ottobre. E con lui, la frattura. “A Hollywood — come in tante industrie — si è creata un’enorme pressione sugli artisti per schierarsi contro Israele”.

Gadot, ex soldatessa dell’IDF e da sempre schierata con il suo Paese, non ha mai nascosto le sue posizioni. Ma stavolta ha ammesso una cosa nuova: il peso delle polemiche può schiacciare anche una superproduzione Disney.

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