Francis Ford Coppola risponde ai dazi di Trump: “Creano soltanto incertezza”

Francis Ford Coppola risponde ai nuovi dazi sul cinema proposti da Trump e discute di Megalopolis in relazione all'attualità

L’ultima proposta economica di Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti d’America, ha destato non pochi dubbi e polemiche all’interno della comunità cinematografica, tra produttori, registi, sceneggiatori, attori e semplici fruitori. Trump, in un’ottica autarchica, ha infatti proposto dei dazi, addirittura del 100%, per i film prodotti all’estero, generando non poche perplessità. Non è chiaro, per esempio, se questi dazi colpirebbero solo produzioni esclusivamente internazionali o se rientrerebbero nella casistica anche co-produzioni fra Stati Uniti e paesi stranieri. In ogni caso, la mossa di Trump è stata accolta in maniera molto negativa, e non sono mancate risposte anche da alcuni personaggi celebri, tra i quali Francis Ford Coppola.

Francis Ford Coppola risponde in maniera critica ai dazi di Donald Trump sui film prodotti all’estero

Francis Ford Coppola - cinematographe.it

Recentemente intervistato da GQ, Francis Ford Coppola ha infatti voluto dire la sua sulla nuova proposta di Donald Trump. “Quello che fa è creare solamente incertezza” ha affermato il regista di capolavori come Il padrino e Apocalypse Now, discutendo poi sull’attuale situazione economica inflazionaria negli Stati Uniti e nel mondo intero e su come questi dazi siano come sbattere la porta in faccia a delle occasioni che si potrebbero rilevare economicamente prosperose.

Francis Ford Coppola ha inoltre rivelato come Megalopolis, il suo ultimo film, stia ultimamente vivendo una fase di riscoperta, nonostante una risposta particolarmente mista da parte della critica e un fiasco al botteghino. “Era già successo anche con Apocalypse Now. Fu un grande flop, ricevette delle recensioni terribili, tutti dicevano che fosse il peggior film di sempre. Eppure la gente non smise di andare a vederlo. Ora la stessa cosa sta accadendo anche con Megalopolis.” Coppola motiva come questo nuovo ‘successo’ del suo film nelle sale statunitensi sia dovuto proprio all’elezione di Trump come presidente. Il regista ha infatti dichiarato che l’idea di rappresentare l’America moderna come la Roma antica e di mettere in relazione il futuro della prima con la caduta della seconda si stia dichiarando sempre più profetica.

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