La Fontana di Trevi e l’ennesimo richiamo all’iconica scena de La Dolce Vita: multati due sposini di Roma [FOTO]
La burocrazia è nulla quando di mezzo c'è l'amore.
A volte basta un sogno, un pizzico di follia e un vestito rosso. Simona Boccuti e Valentino Valentini non volevano solo sposarsi. Volevano una scena da cinema, un momento che restasse. E dove farlo se non nella Fontana di Trevi, come Anita Ekberg e Marcello Mastroianni?
Fontana di Trevi: la scena come nel film de La Dolce Vita (e un conto salato)

L’8 maggio, dopo il rito civile al Municipio IX di Roma, i due sono andati dritti verso il cuore della città eterna. Tra selfie di turisti e schiamazzi in tutte le lingue, loro hanno fatto silenzio: un tuffo nella vasca, un ballo abbracciati, decine di smartphone puntati su di loro. Lei, vestito rosso, capelli sciolti. Lui, sguardo da protagonista. È durato poco. La polizia municipale del I Gruppo non si è fatta attendere. Ordine di uscire, verbale pronto: 450 euro di multa. Ma i due non hanno fatto una piega.
“Ce l’avevano detto: se volete fare foto o video lì, dovete passare da una società cinematografica, con fotografo professionista e autorizzazioni varie. Ci sarebbe costato tremila euro. La multa? Molto meno”. Lo sapevano. L’avevano messo in conto. E no, non si pentono.

“Siamo entrati nella vasca senza danneggiare nulla. Non siamo vandali. Gli attori lo fanno per lavoro, noi l’abbiamo fatto per amore. Perché dovremmo vergognarci?”. Il Comune applica le regole, certo. Ma loro, quel giorno, hanno fatto qualcosa che la legge non può catalogare: hanno inciso un ricordo che non si cancella. Un gesto romantico, discutibile quanto si vuole, ma vero. Reale. Vissuto. E in fondo, che cos’è un matrimonio se non il primo atto di una lunga serie di scelte folli fatte insieme? Per Simona e Valentino, quella multa è il prezzo di una favola. E a giudicare da come si guardano, l’hanno pagata volentieri.
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