Fiorello e lo spavento dei fan per il “malore”: “quando leggo quella parola mi sento male”

Non sono mancate battute di Fiorello sui colleghi di Radio3 e sullo stile “intellettuale” delle loro trasmissioni

Fiorello è tornato in diretta a La Pennicanza, il programma di Radio2 che conduce insieme a Fabrizio Biggio, dopo l’assenza forzata dovuta a un lieve problema di salute. Lo showman siciliano, con la sua consueta ironia, ha voluto chiarire quanto accaduto e rassicurare i fan preoccupati dalle notizie circolate nei giorni scorsi. «Hanno scritto che ho avuto un malore, ma quando leggo la parola ‘malore’ mi sento male, perché dopo quella parola c’è la morte. È stato solo un piccolo risentimento dovuto anche all’età».

Fiorello - cinematographe.it

Fiorello e il malore: cosa è successo?

La nuova edizione de La Pennicanza ha preso così ufficialmente il via, affrontando diversi temi di attualità con il tono leggero e pungente che contraddistingue la coppia Fiorello–Biggio. Dalla vicenda di Carla Bruni e Nicolas Sarkozy al caso di Jannik Sinner e la Coppa Davis, l’artista ha alternato commenti ironici e momenti di riflessione, come nel suo stile.

Durante la diretta, Fiorello ha parlato anche del recente intervento televisivo a Cinque Minuti su Rai1, che ha registrato il 22,4% di share, scherzando sul motivo per cui non si dedica più regolarmente alla televisione: «Ogni tanto i sex symbol devono stare indietro!». Ha poi affrontato con leggerezza il tema dei paragoni con altri conduttori, citando il nome di Stefano De Martino: «Lui il nuovo Fiorello? Ma perché? Sta andando così bene. Mi dispiace per lui, non dovrebbero paragonarlo a me. Anche di me dicevano che ero il nuovo Walter Chiari, ma i paragoni fanno male sia al nuovo che al vecchio, anche se un po’ di più al nuovo».

Non sono mancate battute di Fiorello sui colleghi di Radio3 e sullo stile “intellettuale” delle loro trasmissioni, chiudendo con un finto programma di festa che ha divertito gli ascoltatori: «Happy hour con lettura di Delitto e Castigo, dj set con Amalia Ercoli-Finzi e gran finale con Tchaikovsky come riempi-pista».

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