Haiku on a Plum Tree – il film documentario di Mujah Maraini-Melehi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma

Domenica 16 ottobre alle h. 21:30 al Maxxi sarà presentato in anteprima Haiku on a Plum Tree di Mujah Maraini-Melehi nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma. Tokyo 1943: l’antropologo italiano Fosco Maraini e la moglie Topazia Alliata rifiutano di firmare per la Repubblica di Salò.

A seguito della loro scelta vengono mandati a Nagoya in un campo di Prigionia con le loro tre figlie Dacia, Yuki e Toni. Mujah, figlia di Toni, a distanza di tanti anni, va in Giappone per ripercorrere l’esperienza familiare e rielaborarla facendola propria attraverso il recupero della memoria e grazie alle testimonianze, tra gli altri di: Topazia Alliata, Fosco Maraini e le figlie Toni e Dacia Maraini.

Attraverso preziose testimonianze e materiali spesso inediti è ripercorso un frammento di storia poco noto ai più in un viaggio a ritroso nel tempo supportato dall’uso del Dogugaeshi, il teatro giapponese di schermi. Grazie alle scenografie, animazioni e marionette dell’artista newyorkese Basil Twist e alle musiche di Ryuichi Sakamoto la memoria diventa tangibile conducendo lo spettatore verso un universo di mistero e memoria.

“Haiku è un viaggio personale – dice la regista – come nipote, figlia e madre, sono andata alla ricerca del mio passato e di un lascito familiare collettivo. Un percorso di comprensione e riconciliazione attraverso le generazioni. Un viaggio a ritroso nel tempo e nello spazio: verso quel Giappone dove mia madre è nata, e in cui non è più voluta tornare”. 

Haiku on a Plum Tree – il film documentario di Mujah Maraini-Melehi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma

Haiku on a Plum Tree (Haiku Sull’albero Del Prugno) è un documentario che si muove tra memoria visiva e memoria collettiva in un viaggio generazionale che la regista compie alla ricerca di un senso e di un’eredità storica ed emozionale attraverso ciò che ha lasciato la famiglia Maraini a partire dai ricordi della prigionia in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1938 Topazia Alliata e suo marito, Fosco Maraini partivano per il Giappone, lasciandosi alle spalle un’Italia oppressa dal Fascismo. All’indomani dell’8 settembre 1943, Topazia e Fosco decidono, separatamente, di non firmare per la Repubblica di Salò, condannando loro stessi e le figlie (Dacia, Yuki e Toni) ad essere le uniche bambine in un campo di prigionia giapponese e lei, Topazia, l’unica donna.

La famiglia avrebbe affrontato due anni molto difficili prima di essere liberata alla fine della guerra. Durante la prigionia Topazia annotava pensieri ed emozioni su un piccolo diario le cui pagine ingiallite lo rendono, ad oggi, uno dei protagonisti fondamentali di questa storia. Per il suo carattere di testimonianza diretta, il diario che racconta quegli anni, interrotto qui e lì da qualche scarabocchio di Dacia bambina, costituisce il filo conduttore della narrazione.