Filmmaker 2018: al via domani la nuova edizione del festival

Torna a Milano il Filmmaker, il festival che sostiene la sperimentazione e l'innovazione nella produzione audiovisiva italiana, dedicato quest'anno al documentario e di ricerca. Scopriamo tutti i dettagli di questa nuova edizione.

Milano ospita l’edizione 2018 di Filmmaker, il festival dedicato alla sperimentazione e alla ricerca, che quest’anno si concentrerà sul cinema documentario

Partirà domani, venerdì 16 novembre e si concluderà il 24 novembre, la nuova edizione di Filmmaker, il festival dedicato alla sperimentazione e alla ricerca nel panorama cinematografico italiano, che quest’anno concentrerà la sua attenzione sul cinema documentario. Come ogni anno poi, il festival punterà alla scoperta dei nuovi talenti, per dare loro spazio e lanciarli nel mondo del cinema.

Ad aprire il Filmmaker sarà Monrovia, Indiana, il nuovo film di Frederick Wiseman, già vincitore dell’edizione 2015 del festival. Il regista continua l’esplorazione della vita e delle istituzioni americane, iniziata con i suoi precedenti film, in una piccola città del Midwest rurale. Muovendosi per i luoghi del piccolo centro abitato, il film descrive quella parte di America dal volto bianco, religiosa e conservatrice, abitata dalla parte più consistente e convinta dell’elettorato di Donald Trump, sempre presa dai suoi rituali che la tengono in qualche modo isolata e lontana da ciò che avviene realmente nel mondo.

Sarà invece Chaco di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini a chiudere il Filmmaker, rinnovando anche quest’anno la tradizione del festival di affidare la chiusura al film di un autore italiano. Incalcaterra continua a raccontare la sua storia in Paraguay, dove ha ereditato 5000 ettari di terra nel Chaco che lui vorrebbe donare al popolo dei Guaraní.

Come sempre poi, non mancheranno le sezioni in cui si articolerà il concorso di Filmmaker di quest’anno. Saranno sette sezioni che vedranno la partecipazione in totale di 82 titoli, di cui 16 in anteprima assoluta e 11 in anteprima italiana. Il Concorso internazionale propone quest’anno 9 film, senza distinzioni di genere, durata o età e notorietà dei registi. I titolo presenti in questa sezione saranno Waldheims Walzer di Ruth Beckermann, Premières solitudes di Claire Simon, Die Schläferin di Alexandra Gerbaulet, De Chaque Instant di Nicolas Philibert, Der Funktionär di Andreas Goldstein, The Image You Missed di Donal Foreman, Fausto di Andrea Bussmann, Pierino di Luca Ferri,  De Sancto Ambrosio di Antonio Di Biase. A giudicare i film in concorso sarà un giuria di livello internazionale, composta da Catherine Bizern (delegata generale del Festival Cinéma du Réel di Parigi), Daniele Incalcaterra (regista) e Marco Scotini, curatore d’arte contemporanea e direttore del dipartimento di Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA.

Nella sezione Fuori Concorso del Filmmaker invece troveremo Gli anni di Sara Fgaier, Storia dal qui di Elena Mastropietro, Malo tempo di Tommaso Perfetti e Città giardino di Marco Piccaredda. Il Concorso Prospettive invece è un vero e proprio laboratorio di idee, che raccoglie le produzioni indipendenti italiane under 35. Verranno presentati all’interno di questa sezione, quasi tutti in prima assoluta, Un’estate a Milano di Demetrio Giacomelli, Bajkonur – Terra di Andrea Sorini, Arkas di Alberto Tamburelli, Societas Mortis (fuori concorso) di Andrea Corsini, Lilliput di Giovanni Linguiti, Uè Chica di Marie Audiffren, Il villaggio (fuori concorso) di Caterina Ferrari, La Statua di Giulia Savorani, Efeso di Alberto Baroni, Rodez di Stefano Miraglia, LXXI di Carlo Galbiati, 20 settembre di Camilla Salvatori, A History about Silence di Caterina E. Shanta, Quelle brutte cose (fuori concorso) di Loris Giuseppe Nese. La giuria di Prospettive è composta interamente da giovani ma già affermati registi del cinema del reale, come Chiara Brambilla (Divine), Enrico Maisto (La convocazione) e Riccardo Palladino (Il monte delle formiche).

Al Filmmaker spazio poi anche a Luca Guadagnino che con Carta Bianca dedicherà uno spazio a Roberto Rossellini e Peter Del Monte, un vero e proprio viaggio indietro nel tempo nel passato e nella formazione cinematografica del regista. Il confronto tra i due registi vuole essere da un lato un omaggio a un autore oggi “ai margini” (per non dire rimosso)
come Del Monte e dall’altro un modo per rivitalizzare la lettura critica di Rossellini, spesso troppo ingabbiato nello status di padre del cinema moderno. Tra i film in programma troveremo Europa 51 (1952), Viaggio in Italia (1954) e La Paura (1954) di Roberto Rossellini, Piso pisello (1981), Piccoli fuochi (1985) e Compagna di viaggio (1996) di Peter Del Monte.

Nella sezione Fuori Formato di Filmmaker troveremo invece * di Johann Lurf, L. Cohen di James Benning e Sorry. It had to be done!, un omaggio a Kurt Kren, uno dei più grandi filmmaker del secolo scorso, pioniere riconosciuto del cinema d’avanguardia del secondo dopoguerra, mentre in Filmmaker Moderns saranno presenti Portrait of Jason di Shirley Clarke e gli ultimi recentissimi lavori inediti di Francesco Ballo Files: Alle origini, Viaggio nell’entroterra, La calamita, La cometa cadente e la quinta raccolta dei suoi Esperimenti. Infine spazio anche a Filmmaker Off con ZUMZA!, la performance nata dell’incontro di due realtà milanesi cresciute al di fuori dei circuiti commerciali, il festival musicale Zuma e il laboratorio indipendente dedicato alla promozione attiva del cinema analogico UnzaLab.

L’edizione di Filmmaker si terrà presso lo Spazio Oberdan e l’Arcobaleno FilmCenter.