Festa del Cinema di Roma 2025, Jennifer Lawrence illumina il red carpet

L’attrice di Hunger Games e Il lato positivo sbarca nella Capitale per la première di Die My Love, diretta da Lynne Ramsay

Jennifer Lawrence ha infiammato la sesta giornata della Festa del Cinema di Roma 2025. La diva americana, premio Oscar per Il lato positivo, è arrivata all’Auditorium Parco della Musica tra gli applausi e le grida di centinaia di fan in delirio, in attesa dal mattino solo per vederla sfilare sul tappeto rosso.

L’occasione è la première di Die My Love (qui il trailer), il nuovo film di Lynne Ramsay, candidato alla Palma d’Oro a Cannes e in arrivo nelle sale italiane il 27 novembre. Lawrence non solo ne è protagonista, ma anche produttrice, con la sua casa di produzione Excellent Cadaver, fondata nel 2018.

Festa del Cinema di Roma 2025, Jennifer Lawrence cinematographe.it

La star, da anni global ambassador di Dior, ha scelto per Roma un look firmato Jonathan Anderson, nuovo direttore creativo della maison. Gonna in tulle vaporosa, pullover dal collo a contrasto e scarpe nere: un’eleganza moderna e aristocratica, in perfetto equilibrio tra sobrietà e allure da diva. Capelli biondi raccolti, frangetta iconica e make-up caldo con labbra marroni e eyeliner deciso: un look curato da Jamie Mizrahi, stylist di fiducia che veste anche Pedro Pascal e Jeremy Allen White.

Nel film, presentato nella sezione non competitiva della rassegna, Jennifer Lawrence interpreta una giovane madre alle prese con una depressione post partum che sconvolge la sua vita e quella del compagno, interpretato da Robert Pattinson. Un ruolo intenso e drammatico, accolto con entusiasmo dalla critica dopo la première mondiale a Cannes. Die My Love è una riflessione potente sulla passione, la maternità e il confine sottile tra amore e follia.

Arrivata a Roma insieme alla produttrice Justine Ciarrocchi, nuova partner della Excellent Cadaver, Lawrence prosegue da sola il tour promozionale del film, dopo aver calcato il red carpet del BFI London Film Festival.

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