Fermate lo scempio del Nuovo Cinema Aquila

Fiore all’occhiello del quartiere Pigneto e dell’intera città di Roma, il Nuovo Cinema Aquila ha illuminato la cultura cinefila degli ultimi anni con capolavori che, altrimenti, non si sarebbero mai visti. Spaghetti story di Ciro De Caro, L’uomo fiammifero di Marco Chiarini e il recente The Repairman sono solo alcune opere del cinema indipendente, che qui hanno avuto voce in capitolo accanto a registi di grande fama, quali Bellocchio e Sorrentino.
Dopo essere stato sequestrato alla banda della Magliana nel 2004, il Nuovo Cinema Aquila è stato preso in gestione dal consorzio Sol.Co che però, il 27 aprile scorso, ha ricevuto una notifica dal Comune di Roma, con richiesta non solo di sgombero dei locali entro il 9 giugno 2015, bensì anche di taglio in tronco dell’intero personale.

Una notizia che sconvolge innanzitutto il direttore della struttura, Fabio Meloni, profondamente deluso da un mancato riconoscimento del lavoro culturale svolto, che in questi anni ha anche favorito l’avvicinamento alla settimana arte delle categorie più svantaggiate.
Ma perché il Comune di Roma ha deciso di agire in questo modo? Pare che tutto sia stato scatenato dalla sub-concessione del cinema, da parte del consorzio, ad una cooperativa che opera in seno al consorzio stesso.
Certamente si poteva agire diversamente, magari con una diffida, ha sostenuto Meloni. Una questione che ha sollevato le polemiche e la solidarietà di comuni cittadini, operatori del settore e gente dello spettacolo; cosicché sono state raccolte più di 2500 firme, alle quali continuano ad aggiungersi denunce sui social network.

Nuovo Cinema Aquila

Ad animare i manifestanti anche la questione inerente la tutela e la continuità dei posti di lavoro; la conferma dei criteri presenti nel bando del 2004; la tutela dell’autonomia e dell’indipendenza politica della programmazione e delle attività svolte (così come è stato fino ad oggi); il riconoscimento pubblico da parte dell’amministrazione comunale del valore e della qualità delle attività realizzate durante questi sette anni.
A tal proposito l’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli ha risposto con una nota del 30 aprile 2015, all’interno della quale si apprende con entusiasmo che una delle richieste è stata accettata: il nuovo bando “ripercorrerà nelle sue linee quello precedente, a salvaguardia delle finalità socio culturali di un bene con queste caratteristiche” riservandolo così alle cooperative sociali. Peccato però che nella stessa nota non si faccia menzione della tutela dei lavoratori né tanto meno della continuità della loro occupazione.

Una storia che lascia l’amaro in bocca e che speriamo possa avere un’evoluzione positiva. Nel mentre, continuate a sostenere il Nuovo Cinema Aquila e stay tuned on Cinematographe!

Fonte: Nuovo Cinema Aquila