Felicità: il film di e con Micaela Ramazzotti arriva in prima tv su Sky e NOW

Felicità, esordio alla regia di Micaela Ramazzotti, racconta la storia di una famiglia disfunzionale, un dramma che intreccia un percorso psichiatrico, relazioni squilibrate e rapporti familiari difficili.

Presentata al Festival del Cinema di Venezia 2023 nella sezione Orizzonti Extra, dove ha vinto il premio Premio Spettatori, la commedia Felicità – diretta e con protagonista Micaela Ramazzotti – è pronta a debuttare in prima tv su Sky e NOW. L’appuntamento è per sabato 3 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Felicità è la storia di una famiglia disfunzionale di genitori egoisti e manipolatori

Felicità; cinematographe.it

Micaela Ramazzotti scrive, dirige e interpreta una commovente pellicola, che racconta la storia di una famiglia disfunzionale, un dramma che intreccia un percorso psichiatrico, relazioni squilibrate e rapporti familiari difficili. Nel film, Ramazzotti si cala nei panni di Desirè, un personaggio ingenuo e disponibile alle prese con i ricatti e le pressioni dei genitori Max (Max Tortora) e Floriana (Anna Galiena). Quando il fratello Claudio (Matteo Olivetti) cade in depressione, Desirè si rende conto di essere l’unica in grado di aiutarlo. Nel cast, anche Sergio Rubini nei panni di Bruno. Micaela Ramazzotti ha firmato anche la sceneggiatura di Felicità insieme a Isabella Cecchi e Alessandra Guidi.

In un’intervista rilasciata a La Stampa, Micaela Ramazzotti ha raccontato la genesi e l’esperienza del suo primo film da regista con queste parole: “Ho girato un anno fa, sei settimane in cui ho sentito che dentro di me stava avvenendo una grande trasformazione. Alla fine mi sono sentita come liberata. Guidare la troupe di un film, con tutte le responsabilità che comporta, mi ha fatto avvertire la misura di un’energia che avevo dentro, ma che era come repressa. Era da tanto che sognavo la regia, avevo in testa questa storia di fratelli fragili in una famiglia tossica. Continuavo a immaginare e a scrivere, sono stata molto fortunata e ringrazio i registi con cui ho lavorato ma, a un certo punto, ho sentito questo bisogno e ho iniziato a realizzare il progetto, anche se non avevo un committente. Solo dopo, con la sceneggiatura pronta, sono andata a parlare con gli attori che avrei voluto dirigere, poi con il produttore, che ha detto ‘facciamolo, ma ci devi mettere la tua faccia’“.

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