Fedez in lacrime da Mara Venier: “a volte il dolore è talmente forte che pensi a gesti estremi” [VIDEO]
I problemi di salute sono stati laceranti per Fedez: ha tenuto duro solo per non arrecare altro dolore alla sua famiglia.
Tra gli ospiti della puntata di Domenica In andata in onda lo scorso fine settimana, Mara Venier ha accolto in studio anche Fedez. Il rapper e imprenditore ha parlato del difficile periodo attraversato, dopo l’operazione per rimuovere il tumore al pancreas.
Con la solita sincerità, ha mostrato le proprie fragilità, ammettendo di aver parecchio accusato il colpo. Il timore di non farcela era tanto, così come il dolore. Di preoccupazione continua ad averne parecchia, pure perché già in passato aveva pensato di essersi lasciato il peggio alle spalle, salvo poi dover nuovamente combattere.
A 34 anni ha vissuto delle esperienze forti. E poi – ha osservato – c’è il corpo da una parte e la mente dall’altra. Non bisogna trascurare il fattore psicologico: lo può affermare con ancora maggiore convinzione sulla base dei trascorsi personali. Va di pari passo con il corpo e, talvolta, è una prerogativa più importante.
Fedez, il forte dolore per il tumore al pancreas gli ha fatto pensare a gesti estremi: solo la famiglia lo ha trattenuto
Se oggi è ancora qua e non è andato oltre – ha proseguito Fedez – è per la sua famiglia. Il dolore risulta a volte talmente lacerante da far pure pensare a dei gesti estremi pur di mettervi fine. Mentre pronunciava queste parole il cantante è scoppiato in un pianto, abbracciato dalla padrona di casa Mara Venier, anche lei visibilmente commossa.
Quindi, Fedez ha annunciato di voler fondare un centro di aggregazione in cui accogliere ragazzi e ragazze con problemi di salute mentale. Inoltre, ha intenzione di realizzare un documentario su Franco Basaglia, che ha dato un contributo preziosissimo nella lotta allo stigma sulle persone affette da tali disturbi, al fine di restituirvi diritti e dignità.
Leggi anche Billie Eilish e il coming out accidentale sulla cover di Variety: “Credevo fosse ovvio”