Fast X: il regista spiega come hanno fatto a collegare il film al quinto capitolo

Ciò serve per spiegare la presenza di Dante, interpretato da Jason Momoa.

Fast X è l’ultimo capitolo, ad ora, dell’apprezzata saga cinematografica che è stata lanciata, per la prima volta, nel 2001, con un franchise sempre in espansione che però, nel corso del tempo, ha cambiato totalmente la sua natura, da film sulle corse clandestine ad action frenetico con spunti da heist movie. Insomma, una saga comunque molto longeva che comunque ha sempre trovato, dalla sua parte, tantissimi affezionati. Parlando proprio della recente pellicola, che vede Louis Leterrier (Scontro tra titani, Due agenti molto speciali 2) alla macchina da presa, c’è da spiegare che c’è un collegamento molto importante con il quinto capitolo in quanto il villain del film, Dante (che ha il volto di Jason Momoa) è il figlio dell’antagonista di Fast & Furious 5 (2011) ovvero Hernan Reyes (Joaquim de Almeida).

Fast X è arrivato nelle sale italiane il 18 maggio 2023

Fast X - Cinematographe

Per andare a creare una connessione particolare tra le due pellicole, in una recente intervista per The Hollywood Reporter, proprio il regista ha spiegato quali mezzi hanno usato per unire le due storie, con anche una scena tagliata del progetto del 2011 che è stata modificata ad hoc per apparire proprio in Fast X.

“Dal momento che dovevamo ‘Rashomon’ quella scena di Fast Five, era assolutamente essenziale che guardassimo tutti i quotidiani, ed è quello che abbiamo fatto. Gli Universal Studios hanno un incredibile dipartimento di archiviazione, quindi abbiamo tirato fuori tutto e guardato tutto. Il nostro film è stato girato in digitale, perché la maggior parte dei film ora viene girata in digitale, ma Fast Five è stato girato in 35mm. Quindi abbiamo trasferito tutto il metraggio e ci siamo resi conto in seguito di quali filmati inutilizzati avremmo potuto utilizzare e modificare. Quindi abbiamo inserito i nostri personaggi in filmati preesistenti attraverso il controllo del movimento e la CG, e poi abbiamo anche girato nuovi pezzi con la stessa pellicola e le stesse telecamere di Fast Five. Stephen Windon era il nostro direttore della fotografia. Quindi si è anche occupato di Fast Five, e si è ricordato esattamente cosa ha fatto e cosa ha letto il suo misuratore di luce allora. Quindi sembra senza soluzione di continuità e non distingui ciò che è vecchio da ciò che è nuovo, perché ogni scatto è un ibrido.”

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