Everything Everywhere All At Once vince come Miglior Film agli Oscar 2023: è da record

Trionfo indiscusso per il film dei Daniels: il multiverso di Everything Everywhere All At Once colleziona ben 7 statuette d'oro su 11 candidature, tra cui le categorie più prestigiose.

Il pluripremiato Everything Everywhere All At Once diretto dalla coppia di registi nota come “i Daniels” (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) si aggiudica la statuetta d’oro per la categoria più prestigiosa e viene premiato come Miglior Film alla 95esima edizione degli Academy Awards di Los Angeles. Non solo: al film dei Daniels vanno anche premi di alto livello quali Miglior Regia (battendo Spielberg), Miglior Montaggio (tra i premi tecnici) e l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista a Michelle Yeoh (che, forse inaspettatamente per qualcuno, batte anche la performance della Blanchett).

Independent Spirit Awards, in testa alla classifica Everything Everywhere All At Once Cinematographe.it

Il cuore di Hollywood si è riunito al Dolby Theatre come di consueto e quest’anno ha deciso di premiare l’originalità, l’eccentricità e la caleidoscopica storia del film dei Daniels a marchio A24, candidato peraltro a ben 11 statuette che ha visto brillare sullo schermo anche il talento di una Michelle Yeoh in stato di grazia, accompagnata da un notevole Jonathan Ke Quan e da una sempre fantastica Jamie Lee Curtis.

Il film dei Daniels racconta la storia di Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna cinese sulla cinquantina che gestisce insieme al marito Waymond una lavanderia a gettoni. Evelyn non è affatto soddisfatta della sua vita, sente di non essersi mai realizzata e la sua frustrazione ha portato il suo matrimonio a prendere una brutta piega (il marito ha firmato i fogli per il divorzio), persino il rapporto con la figlia Joy (Stephanie Hsu) non è dei migliori. Nel mezzo di una giornata qualunque, nel corso di una routine apparentemente immutabile, un controllo di routine dell’Agenzia delle Entrate diventa il momento perfetto per il colpo di scena che Evelyn ha sempre sognato di vedere nella propria vita. La donna viene infatti trasportata in un multiverso bizzarro, folle, visionario di cui dovrà diventare l’eroina, vivendo un’esperienza che la farà crescere interiormente, portandola a un punto di svolta a cui ha sempre ambito di arrivare.

PGA Awards, Cinematographe.it

Il film ha primeggiato su 9 rivali: nella categoria erano candidati anche Top Gun: Maverick, Avatar: La via dell’acqua, Triangle of sadness, Women Talking: il diritto di scegliere, The Fabelmans, Gli spiriti dell’isola, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Elvis e Tár.

Everything Everywhere All At Once ha fatto la storia: 7 Oscar nelle categorie più prestigiose

I registi e il cast hanno condiviso momenti di grande emozione: a loro va l’applauso unanime di tutto il pubblico del Dolby Theatre, nonché una sincera partecipazione dello stesso Steven Spielberg, che era dato tra i favoriti per l’Oscar alla Miglior Regia.

Everything Everywhere All At Once vince l’Oscar ed è premiato come Miglior Film dopo essere stato uno dei film più apprezzati dell’anno dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo, tanto che i media lo davano per favorito già dalla notizia della sua candidatura in categoria: la dimostrazione che, spesso, i pronostici basati sul successo tangibile di una pellicola non tardano a rivelarsi esatti.

Inoltre, il risultato che Everything Everywhere All At Once porta a casa oggi ha dello straordinario: in passato era accaduto solo con tre film (tra cui Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il Silenzio degli Innocenti) che un film vincesse in tutte le categorie principali (in cinque di queste, per i due titoli citati), incluse quelle dedicati agli attori protagonisti. Oggi, Everything Everywhere All At Once vince in 7 categorie, anche per la Miglior Sceneggiatura Originale, con 6 statuette nelle categorie più importanti della Notte degli Oscar – di fatto, ha superato il record.

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