Emma Watson: “Non esiste un mondo in cui io possa cancellare J.K. Rowling”

L'attrice ha deciso di chiarire la sua posizione sulla questione della transfobia dell'autrice J.K. Rowling

A quasi quindici anni dall’uscita dell’ultimo film della saga di Harry Potter, il legame tra il cast e la sua creatrice, J.K. Rowling, continua a far discutere. Negli ultimi anni, infatti, l’autrice britannica si è distinta più per le sue posizioni controverse — e in molti casi bollate come transfobiche — che per le nuove opere letterarie. Una svolta polemica che ha incrinato profondamente i rapporti con i fan e con gli stessi attori che hanno dato vita sullo schermo al “mondo magico”.

Se Daniel Radcliffe e Rupert Grint hanno preso posizioni nette, distanziandosi dall’autrice e sostenendo pubblicamente le comunità trans (Radcliffe ha anche collaborato con organizzazioni come The Trevor Project), Emma Watson aveva mantenuto finora un profilo più discreto. Non era rimasta in silenzio, certo: nel 2020, poco dopo i primi tweet controversi di Rowling, aveva scritto che “le persone trans sono chi dicono di essere e meritano di vivere la loro vita senza essere costantemente messe in discussione”. Un’affermazione chiara, che però non citava direttamente l’autrice e che le era valsa, comunque, una frecciata indiretta.

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Ora, a distanza di cinque anni, l’attrice ha deciso di chiarire la sua posizione, ospite del podcast On Purpose di Jay Shetty. E le sue parole hanno colpito per il tono fermo ma conciliante: “Non credo davvero che la mia esperienza personale con Jo possa essere cancellata. Non crederò mai che una cosa invalidi l’altra. Posso apprezzare la persona con cui ho condiviso esperienze positive e, allo stesso tempo, non essere d’accordo con alcune delle sue idee. Non credo che queste cose si escludano a vicenda”.

Watson rifiuta dunque l’idea di “cancellare” la Rowling, pur non condividendo affatto le sue posizioni. Anzi, lancia un messaggio che sembra andare contro la logica del nostro tempo, dominato da polarizzazioni e da un dibattito pubblico sempre più aspro: “Il mio desiderio più profondo è che le persone che non sono d’accordo con me possano comunque amarmi. E spero di poter continuare ad amare le persone con cui non condivido le stesse opinioni. Non è tanto importante cosa diciamo o crediamo, ma come lo diciamo”. L’attrice insiste su un concetto di fondo: nessuno è sacrificabile. Nemmeno chi, agli occhi di molti, si è spinto troppo oltre. “In questo momento sembra che stiamo dando il permesso di scartare le persone, come se fossero sacrificabili. Io non ci crederò mai. Tutti meritano di essere trattati con dignità e rispetto”, aggiunge.

C’è però un nodo che Watson non nasconde: la chiusura totale da parte della Rowling. “Quello che mi dispiace di più è che non ci sarà mai una vera conversazione. Io sarei aperta al dialogo, ma non voglio dire nulla che continui ad alimentare un dibattito tossico. Ecco perché non commento di continuo”, ammette. Eppure, nonostante la distanza e l’impossibilità di un confronto, Watson ribadisce la sua gratitudine: “Non c’è un mondo in cui potrei cancellarla per qualsiasi cosa. Posso amarla, so che mi ha amato, posso esserle grata. E al tempo stesso, ci può essere quest’altra realtà, questo altro aspetto. Il mio compito è aggrapparmi a tutto questo”.

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