Eleonora Brigliadori e quel cancro guarito “da solo”: l’attrice racconta il suo discutibile percorso per sconfiggere la malattia

Eleonora Brigliadori sarebbe guarito da un cancro senza nessuna chemioterapia.

La testimonianza di Eleonora Brigliadori su come abbia sconfitto il tumore è scioccante

Risale a oltre un decennio fa la drammatica scoperta di Eleonora Brigliadori, in base al quale le sarebbero rimasti appena sei mesi di vita. Sia la mamma che la nonna avevano affrontato l’identica malattia; perciò, il percorso ospedaliero non dava rassicurazioni all’attrice. Che in un’intervista ha raccontato com’è riuscita a guarire. Una storia, a dire il vero, poco credibile, da non prendere certamente a esempio.

Primo piano Eleonora Brigliadori

Onde evitare di incorrere in eventuali problemi fisici, Eleonora Brigliadori avrebbe preferito non sottoporsi alla chemioterapia. E il carcinoma al fegato sarebbe scomparso, andando via quando il virus l’avrebbe metabolizzato.

Insomma, Eleonora avrebbe riscontrato un processo di autoguarigione, in grado di sconfiggere il cancro senza sottoporsi a nessun tipo di cura. Secondo la teoria di Hammer, il corpo umano saprebbe sconfiggere in autonomia un carcinoma. Difatti, nel momento in cui ad una persona viene diagnosticato, il corpo stesso sarebbe già in fase di riprese. Con l’ausilio di un’equipe medica, l’organismo bloccherebbe il corso naturale e pertanto avrebbero luogo le metastasi, fonte di ulteriori problemi.

Al fine di rimettersi in sesto, Eleonora Brigliadori avrebbe solamente apportato delle modifiche come abitudini. Avrebbe corretto la sua alimentazione, a favore dell’omeopatia. Grazie a tali piccoli accorgimenti, non avrebbe bloccato il processo naturale del corpo, riuscendo a sconfiggere il brutto male senza doversi sottoporre a delle terapie troppo invasive.

Ai microfoni, l’interprete ha sottolineato quanto, dal suo punto di vista, il concetto di cura nel senso tradizionale del termine non aiuti, sicché la persona crede che la sua guarigione dipenda dalla corsa agli armamenti, ovvero dalle pillole somministrate.

Eleonora Brigliadori e Alberto Sordi

Invece, per la Brigliadori servirebbe guarire con l’integrazione dei sistemi biologici: anziché essere combattuti, i virus e i batteri andrebbero accettati nella loro funzione positiva. Se si lasciasse lavorare il cancro senza aiuti esterni, tutto andrebbe a posto. Una tesi quantomeno azzardata, difficilmente attendibile.

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