Eddington: il nuovo film di Ari Aster “nasce da un periodo di forte ansia e preoccupazione”
Il film, prodotto da A24, è stato descritto dal critico cinematografico David Rooney dell’Hollywood Reporter come “un western moderno venato di commedia dark”
Eddington, il nuovo film di Ari Aster presentato in anteprima al Festival di Cannes, è ambientato nel maggio 2020 in una cittadina immaginaria del New Mexico, nel pieno della pandemia di COVID-19. Joaquin Phoenix interpreta lo sceriffo Joe Cross, che decide di candidarsi contro il sindaco in carica Ted Garcia, interpretato da Pedro Pascal. La campagna elettorale si trasforma presto in un caos crescente, alimentato dai social media, dalle teorie cospirative, dalle tensioni razziali e dalle proteste contro la brutalità della polizia.
Cosa ne pensa la critica di Eddington?

Durante la conferenza stampa tenutasi il giorno dopo la première, Aster ha spiegato che la genesi del film nasce da un periodo di forte ansia e preoccupazione. Il regista ha dichiarato di aver voluto raccontare la sensazione di vivere in un mondo dove non si riesce più a concordare su cosa sia reale. Secondo Aster, il film riflette una società americana dominata dall’iperindividualismo e dalla sfiducia generalizzata: “Dobbiamo rimetterci in contatto gli uni con gli altri. Questa è l’unica speranza.”
Pedro Pascal ha affermato che Eddington rappresenta una sorta di “denuncia dall’interno” dello stato attuale dell’America, paragonando Aster a un informatore che espone le contraddizioni sociali e politiche del Paese. In riferimento alla propria esperienza personale, Pascal ha ricordato di essere cresciuto come rifugiato negli Stati Uniti dopo che la sua famiglia era fuggita dalla dittatura in Cile, sottolineando l’importanza di proteggere i diritti di chi cerca asilo.
Emma Stone ha parlato dell’effetto disorientante del film, in particolare per quanto riguarda il ruolo dell’algoritmo nella diffusione di contenuti online. L’attrice ha ammesso che fare ricerche su alcuni temi presenti nella sceneggiatura ha cambiato il modo in cui le informazioni le vengono ora proposte digitalmente.
La première di Eddington ha ricevuto una standing ovation di cinque minuti, un’accoglienza più modesta rispetto ad altri titoli del festival. Phoenix è apparso visibilmente commosso alla fine della proiezione, mentre Aster ha ringraziato il pubblico definendo la partecipazione a Cannes “un sogno che si avvera”.
Il film, prodotto da A24, è stato descritto dal critico cinematografico David Rooney dell’Hollywood Reporter come “un western moderno venato di commedia dark”, ma privo dell’intensità e dell’umorismo necessari a renderlo pienamente efficace. Rooney ha aggiunto che il film risulta in definitiva “un lavoro faticoso che distanzia”.
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