Gérard Depardieu e il rinvio a giudizio per stupro: rischia fino a 20 anni di carcere
Gérard Depardieu non è più solo l’attore simbolo del cinema francese. Ora è l’imputato che rischia vent’anni di carcere. La corte criminale dipartimentale di Parigi ha deciso: andrà a processo per stupro. L’accusa arriva da Charlotte Arnould, attrice, che lo denuncia per due violenze nella sua casa parigina nell’agosto 2018.
All’inizio sembrava una storia destinata a spegnersi in fretta. Archiviazione per mancanza di prove, silenzio mediatico, l’ennesima accusa che scompare nel nulla. Ma Arnould non ha mollato, portando alla luce dei nuovi elementi. Dicembre 2020: Gérard Depardieu viene incriminato e da lì in poi il tempo ha lavorato contro di lui, fino a oggi, quando il processo è realtà.
Accuse di Charlotte Arnould contro Gérard Depardieu: cosa rischia l’attore
Non è la prima volta che Gérard Depardieu finisce davanti ai giudici. A maggio un tribunale di Parigi lo aveva già condannato a 18 mesi con pena sospesa per aggressioni sessuali contro due donne — una scenografa e un’assistente alla regia — durante le riprese del film Les Volets Verts nel 2021.
Eppure, il peggio doveva ancora venire. La macchia più pesante è questa: stupro, un’accusa che va oltre il gossip, oltre le denunce anonime e le dichiarazioni televisive, da tirare in ballo giudici e atti processuali.
Negli ultimi anni più di venti donne hanno raccontato pubblicamente di avances, molestie, comportamenti inappropriati. Sul set, nei camerini, in contesti privati, tuttavia quasi tutte le storie sono rimaste sospese, mai arrivate a processo.
Questa volta no, Gérard Depardieu dovrà rispondere davanti a un tribunale. Comunicati stampa o interviste per spostare l’attenzione lasciano spazio a un’accusa precisa, un procedimento aperto e un possibile verdetto in grado di riscrivere, in modo definitivo, la fine della sua carriera e della sua immagine pubblica.
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