Addio a David McCallum, il leggendario medico legale di NCIS
L'attore è morto a 90 anni. Nei suoi lavori anche il telefilm Organizzazione U.N.C.L.E.
L’attore americano David McCallum è morto ieri al Presbyterian Hospital di New York all’età di 90 anni. È morto pacificamente e di morte naturale, circondato dall’affetto della sua famiglia.
Nato a Glasgow nel 1933, McCallum è noto soprattutto per il ruolo del dottor Donald “Ducky” Mallard, il coroner/medico esaminatore in Navy: Criminal Investigation (NCIS) che ha interpretato durante le 20 stagioni di messa in onda, oltre che in alcuni episodi di altre interazioni del franchise come JAG e NCIS: New Orleans.
Sebbene NCIS sia il suo ruolo più importante e per il quale un’intera generazione lo riconosce, il suo status di star televisiva è arrivato grazie alla sua partecipazione a Organizzazione U.N.C.L.E. insieme al defunto Robert Vaughn.
Nel corso della sua carriera ha collezionato altri ruoli importanti, sia prima che dopo la serie di spionaggio. Ricordiamo, ad esempio, la sua partecipazione a The Great Escape o, restando in tema, il ruolo da protagonista che ha avuto nella serie della BBC The Escape from Colditz.
La dichiarazione della famiglia di David McCallum dopo la sua morte
Suo figlio Peter ha rilasciato una dichiarazione a nome della sua famiglia, dicendo: “Era il padre più gentile, simpatico, paziente e amorevole. Ha sempre messo la famiglia al primo posto. Non vedeva l’ora di avere la possibilità di entrare in contatto con i suoi nipoti e aveva un legame unico con ciascuno di loro. Lui e il nipote più giovane, Whit, 9 anni, si trovavano spesso nell’angolo di una stanza durante le feste di famiglia mentre avevano profonde conversazioni filosofiche.
“Era affascinato dalla scienza e dalla cultura e trasformava quelle passioni in conoscenza. Ad esempio, era in grado di dirigere un’orchestra sinfonica e (se necessario) poteva effettivamente eseguire un’autopsia, sulla base dei suoi studi decennali per il suo ruolo in NCIS.
“Dopo essere tornato dall’ospedale al loro appartamento, ho chiesto a mia madre se stava bene prima di andare a dormire. La sua risposta è stata semplicemente: ‘Sì. Ma vorrei che avessimo avuto la possibilità di invecchiare insieme’. Lei ha 79 anni e papà ne ha appena compiuti 90. L’onestà contenuta in quell’emozione dimostra quanto vibrante fosse la loro bellissima relazione e la loro vita quotidiana, e che in qualche modo, anche a 90 anni, papà non è mai invecchiato”.