David Lynch: “Trump potrebbe essere il miglior presidente della storia”

David Lynch si è lasciato andare ad una dichiarazione dalle mille interpretazioni. Per il regista, Trump potrebbe essere il miglior presidente della storia.

David Lynch, nel corso di un’intervista per il The Guardian, si è lasciato andare a positivi epiteti nei confronti di Donald Trump

Il noto e facoltoso regista David Lynch si è lasciato andare a una dichiarazione che inevitabilmente scatenerà delle discussioni soprattutto se presa fuori contesto. In occasione della presentazione del suo nuovo libro Room to Dream, il regista è stato intervistato dal The Guardian e gli è stata posta una domanda su Donald Trump. La risposta è stata molto bizzarra poiché Lynch ha riferito che Trump potrebbe passare alla storia come uno dei più grandi presidenti della storia.

La dichiarazione, ovviamente, ha suscitato molta indignazione, ma le parole esatte sono state:

Potrebbe passare alla storia come uno dei più grandi presidenti, perché è uscito così tanto dagli schemi. Nessuno è capace di contrastarlo in modo intelligente. I nostri cosiddetti leader non riescono a guidare il Paese, non riescono a combinare nulla. Sono come bambini. Trump ha mostrato tutto questo.

Ciò significa che Trump non stia necessariamente facendo un ottimo lavoro, ma che comunque si sta dando da fare aprendo una strada alternativa all’attuale classe politica che ha per anni parlato senza fare nulla, o quasi, di concreto.

Ovviamente non poteva mancare l’apprezzamento di Trump su Twitter:

Lynch ha però specificato di non essere una persona politica e di aver votato Bernie Sanders alle primarie del Partito Democratico nel 2016, quindi totalmente all’opposto di Donald Trump. Pensa, inoltre, di aver votare il Partito Libertario alle scorse elezioni presidenziali, ma non ne è sicuro. La sua idea è quella di libertà totale, di poter fare ciò che meglio crede anche nella politica.

Per quanto riguardo i suoi lavori, di recente ha terminato la saga di Twin Peaks con una lunga stagione di diciotto episodi interamente diretti da lui, e ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di tornare a lavorare nel cinema, ma di preferire la televisione per la sua particolarità narrativa attraverso storie prolungate.