David Ayer e la ricetta per garantire al DC Universe un futuro roseo: “Non prendere decisioni basate sulla paura”

La soluzione per rendere il DC Universe un successo quanto il MCU, secondo il regista David Ayer, è solo una: essere coraggiosi!

Dopo gli incassi deludenti ottenuti al box office da parte di Shazam 2, The Flash e Blue Beetle, per il DC Universe è ora tempo di dare un taglio netto al passato e iniziare un nuovo corso, che sarà guidato da James Gunn e Peter Safran. In un articolo di The Hollywood Reporter intitolato “Dove sono finiti i fan della DC?”, il regista di Suicide Squad David Ayer ha svelato qual è la sua ricetta per garantire al nuovo universo cinematografico targato DC un futuro roseo.

David Ayer e la ricetta per garantire al DC Universe un futuro roseo

David Ayer; cinematographe.it

Con una serie di flop alle spalle e un reboot all’orizzonte, Warner Bros deve fare molto di più che convincere i fan che un uomo possa volare. Deve far loro credere che, questa volta, valga la pena arrivare alla destinazione del viaggio. La soluzione è semplice. Lasciare che i registi possano mostrare la loro visione. Non prendere decisioni basate sulla paura. Tornare a osare. Studiare che cosa ha funzionato. Non inseguire il mercato. La DC ha sempre avuto i migliori personaggi dell’editoria. Dark, intenso e riflessivo sono i tre aggettivi del brand“, ha dichiarato David Ayer.

Ad un fan che gli ha fatto notare “Essere fan DC solo per i personaggi dark vorrebbe dire disprezzare la maggior parte dei personaggi. Tranne esempi come Watchmen o Batman (che la maggior parte del tempo non è nemmeno così dark), la maggior parte degli eroi DC sono scanzonati“, David Ayer ha risposto: “È importante avere entrambe le cose. La luce e l’oscurità che interagiscono. Il simbolo del teatro è composto da una maschera felice e da una triste, non da due maschere tristi o da due felici. La chiave è l’equilibrio. Dramma, cuore, speranza, leggerezza, oscurità, dolore, gioia. Non si possono ottenere tutte queste sfumature soltanto con la commedia“.

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