Daniel Day-Lewis contro il metodo: “Trasforma gli attori in lunatici”
Il celebre attore è tornato a recitare nel film Anemone.
Se dovessimo fare una classifica – e per fortuna non dobbiamo farla – dei migliori attori attualmente in circolazione, probabilmente Daniel Day Lewis finirebbe sul podio. Addirittura, forse finirebbe addirittura sul primo gradino. E non tanto, o non solo, per gli Oscar vinti (tre, e nessuno ha fatto meglio di lui tra gli uomini), quanto per le prove attoriali che costantemente, film dopo film, convincono sempre la critica. Di conseguenza, ogni volta che Day-Lewis riflette sulla propria professione bisogna ascoltare e prendere appunti. In occasione della promozione di Anemone, il suo ultimo film, Day Lewis ha chiacchierato con il New York Times, soffermandosi in particolare sul famoso method acting. Potete leggere le sue parole direttamente qui sotto.
Daniel Day Lewis sostiene che recitare non sia un’arte

“Non mi piace pensare alla recitazione come a un’arte. Certo, ci sono delle tecniche che puoi imparare e so che il Metodo è diventato un obiettivo facile in questi giorni. Ultimamente mi irrita un po’ sentire le persone dire cose tipo ‘Sta seguendo il Metodo fino in fondo’, che credo significhi che una persona si sta comportando come un pazzo. Tutti tendono a concentrarsi sugli aspetti meno importanti del lavoro e quei dettagli spesso sembrano significare una sorta di auto-flagellazione o il fatto che uno si imponga del grave disagio“. Ricordiamo che Anemone uscirà a inizio novembre in Italia, dopo un passaggio in anteprima in occasione della Festa del Cinema di Roma (nella sezione parallela di Alice nella città). Negli Stati Uniti invece il film è uscito il 3 ottobre, e pertanto è possibile già leggere i primi pareri della critica. Diretto da Ronan Day-Lewis, il film vedrà nel cast oltre a Daniel Day-Lewis anche, tra gli altri, Sean Bean, Samantha Morton e Samuel Bottomley.
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