Dakota Johnson e quella volta che ha dovuto chiedere aiuto ai suoi genitori famosi: “era difficile guadagnare soldi”

Dakota Johnson non è il tipo da interviste promozionali vuote. Quando parla, apre una finestra sul suo mondo – ed è un mondo un po’ sghembo, scomodo, vero. A 35 anni, la star di 50 sfumature è la protagonista di copertina su Elle UK, in vista dell’uscita della nuova rom-com Materialists, dove recita accanto a Pedro Pascal. Ma più che promuovere il film, Dakota ci lascia spiare dentro.

Dakota Johnson: “Vivo ovunque, ma non ho una casa”

Dakota Johnson racconta che con Pedro c’è un legame profondo: “Abbiamo uno spirito nomade, entrambi. Ma trovarsi nello stesso punto, nello stesso tempo, rende tutto più leggero. Ci siamo diventati rifugio a vicenda”. Parla con una dolcezza rara.

E a proposito di “casa”, la definizione per lei è fluttuante: “A Malibu mi sento a casa. Ma, alla fine, la verità è che non vivo davvero da nessuna parte. Vivo dove mi trovo. In un hotel da sei settimane o in uno per quattro giorni… per me è casa”.

Ma c’è spazio anche per le crepe. Tipo il fallimento col botto quando Dakota Johnson ha provato ad entrare alla Juilliard: “Un incubo. Due giorni di provini, non mi hanno neanche richiamata. Alla fine è andata bene così. Non volevo davvero andare al college”. E poi l’inizio di carriera, quando sì, era figlia d’arte, ma no, i soldi non bastavano: “Andavo al supermercato e la carta non passava. Ho chiesto aiuto ai miei genitori, e sono grata che ci fossero. Ma è stato umiliante“.

Materialists, dice, vorrebbe fosse un film che lascia speranza, soprattutto in amore. “Ogni essere umano ha la possibilità di chiedersi: chi sono davvero? Cosa voglio? È scomodo. Ma film e arte, a volte, riescono a sussurrarci le domande giuste”. E con quella voce pacata e quel sguardo un po’ disarmato, Dakota Johnson le domande le lascia davvero.

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