Coronavirus: morto a 80 anni l’attore americano Allen Garfield

È morto per complicazioni dovute al Coronavirus l'attore americano Allen Garfield, residente alla Motion Picture & Television Country House and Hospital.

Addio al veterano attore Allen Garfield, apparso in Nashville e in La Conversazione 

È morto per complicazioni dovute al Coronavirus l’attore americano Allen Garfield, residente alla Motion Picture & Television Country House and Hospital, una casa di riposo situata a Mulholland Drive, Los Angeles. Il lungo curriculum di Garfield comprende film come La Conversazione, Il Candidato, Professione pericolo e Nashville. L’attrice Ronee Blakely ha scritto su Twitter: “RIP Allen Garfield, il grande attore che ha interpretato mio marito in Nashville, è morto oggi a causa del Covid; condoglianze alla famiglia e agli amici”.

Garfield è apparso per la prima volta sul grande schermo nel film del 1968 Orgy Girls ’69 dopo aver studiato all’Actors Studio di New York con Elia Kazan e Lee Strasberg. Era noto per aver interpretato uomini d’affari e politici corrotti e malvagi. Il suo primo accredito ufficiale è Ciao America! di Brian De Palma (1968).

La sua salute è peggiorata negli ultimi anni. Garfield ha avuto un ictus mentre recitava in La nona porta (1999) di Roman Polanski, poi ne ha avuto un altro nel 2004. Nato Allen Goorwitz il 22 novembre 1939 a Newark, nel New Jersey, ha usato il suo vero nome in diversi film, tra cui The Brink’s Job (1978) e One From the Heart (1981). Il suo curriculum include anche il film di Woody Allen del 1971 Il dittatore dello stato libero di Bananas, Prima pagina di Billy Wilder e Lo Stato delle Cose di Wim Wenders.