Colin Farrell: “Pensavo di essere un attore di m**da dopo il flop di Alexander”

Colin Farrell, l'attore credeva di non essere assolutamente un buon attore in seguito al flop di Oliver Stone!

Colin Farrell è uno dei più grandi attori della sua generazione e certamente una pietra miliare del mondo cinematografico contemporaneo, consacrato grazie ad alcune performance davvero iconiche come quella di Pinguino in The Batman o nel thriller In linea con l’assassino. Tuttavia, come ogni interprete che si rispetti, Colin Farrell ha avuto anche dei momenti di bassa autostima durante la sua brillante ascesa ad Hollywood. Uno di questi, infatti, riguarda il colossal di Oliver Stone, Alexander. Farrell interpreta Alessandro Magno, mentre Angelina Jolie è sua madre Olimpiade e Jared Leto è l’amico/amante Efestione. Nel cast, anche una giovanissima Rosario Dawson nel ruolo della moglie di Alessandro, Roxane.

Il film non ha mai convinto nessuno, tra pubblico e critica, che sono ha lasciato tutti molto delusi sia dalla performance di Farrell che dallo script e la messa in scena della epica vicenda di uno dei conquistatori più famosi della storia del mondo. Lo stesso Farrell ha avuto grandi dubbi riguardo la sua interpretazione e la sua qualità di attore. Ecco cosa ha detto durante un’intervista!

Colin Farrell ha parlato della sua carriera dopo Alexander: ecco le sue affermazioni

Durante una roundtable organizzata da The Hollywood Reporter, Colin Farrell ha ammesso: “L’aspettativa è una cosa pericolosa. Alexander era una storia che Oliver Stone aveva sognato fin da quando era all’università. Quindi, per quanto fosse grandioso, per quanto fosse globale, per quanto fosse politico, per quanto fosse elettrizzante, per quanto fosse violento, e per quanto fosse sensuale, per Oliver e me era realmente personale“.

L’attore ha concluso l’intervista aggiungendo: “”Quando parlo di aspettative, tutti avevamo i nostri smoking pronti per le cerimonie dei premi. Pensavamo ‘Va bene, amici, andremo agli Oscar. Questa è una cosa sicura’. E poi è uscito nei cinema. Le recensioni sono uscite e mi ricordo che qualcuno ha detto: ‘Oddio, non è buono’. E il mio portavoce ha detto ‘Non è per niente buono’. Ho pensato ‘Bene, cosa volete dire con ‘non buono’?’. All’epoca non c’era nessun Rotten Tomatoes, avevano tutte le recensioni stampate e una dopo l’altra dicevano che dovevo fare i bagagli. Mi avevano scoperto: ‘Alexander il noioso’, ‘Alexander il banale’, ‘Alexander l’inarticolato’, ‘Alexander il debole’. Ho pensato ‘Ca–o!’. Pensavo ‘Cosa posso fare?’. Mi sono vergognato così tanto. Mi sono trovato in una situazione in cui chiunque incontrassi volevo dire ‘Avete visto Alexander? Se lo avete fatto, mi dispiace veramente’. Non sto nemmeno scherzando. Non avrei ridato i loro 20 milioni indietro, ma…“. La decisione dell’attore fu quella di staccare da tutto e dedicarsi ad una rigenerazione mentale sul Lago Tahoe.