Civil War, Kirsten Dunst traumatizzata dalle riprese: “Mi sono sentita fuori di me per due settimane”

“Mi sono sentita fuori di me per ben due settimane”. Con queste parole, Kirsten Dunst ha definito il suo stato d’animo dopo aver terminato le riprese di Civil War.

Il prossimo 18 aprile uscirà nelle sale italiane Civil War, l’apocalittico film che segna il ritorno al cinema di Alex Garland, il regista Ex Machina e Annientamento. A giudicare dalle immagini del primo trailer ufficiale, il film sarà un intenso action movie pieno zeppo di esplosioni, spari e violenza ambientato in un’America falcidiata da un’improvvisa e feroce guerra civile. La protagonista Kirsten Dunst, durante una recente intervista per promuovere il film, ha rivelato di essere stata traumatizzata dalle riprese.

Kirsten Dunst e il trauma vissuto dopo la fine delle riprese di Civil War

Civil War; cinematographe.it

Abbiamo girato le scene praticamente in ordine cronologico, e quindi le ultime due settimane sono state tutte sparatorie ed esplosioni: è stato molto intenso“, ha esordito Kirsten Dunst a Total Film. L’attrice, che interpreta una fotoreporter di nome Lee, di aver terminato le riprese di Civil War decisamente traumatizzata. “Voglio dire, sono in grado di andare avanti una volta finito il lavoro sul set, ma ho provato un leggero trauma nel tornare alla vita normale dopo questa esperienza. Mi sono sentita fuori di me per ben due settimane“. Per rendere ancora più realistica la guerra civile, il regista Alex Garland ha persino utilizzato carri armati, aerei e armi reali.

Civil War è ambientato in un futuro prossimo, nel quale gli Stati Uniti stanno combattendo una logorante guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Le ostilità, dai social si sono trasferite nella realtà, portando a un vero e proprio conflitto armato. Mentre due candidati lottano per sedersi sulla sedia presidenziale della Casa Bianca, le forze armate attaccano i civili e i giornalisti vengono fucilati a Capitol Hill. In questo clima bellico, una fotoreporter attraversa le zone di guerra e tramite i suoi occhi osserviamo questa terribile realtà.