Christopher Nolan nella bufera: richiesto lo stop alle riprese di The Odyssey, definito un “insulto”

Christopher Nolan si trova ad affrontare un'aspra controversia. È stato chiesto di interrompere le riprese di The Odyssey perché è considerato un "insulto provocatorio".

Christopher Nolan si trova al centro di una crescente bufera per le riprese del suo nuovo e ambizioso progetto, The Odyssey. Il film, che promette di essere un’epopea visiva nello stile che ha consacrato il regista britannico, sta suscitando polemiche per la scelta di girare alcune sequenze nel Sahara Occidentale, in particolare nella città di Dakhla, un’area al centro di una disputa geopolitica lunga decenni.

Christopher Nolan The Odyssey cinematographe.it

Secondo il collettivo Por un Sahara Libre, la presenza della produzione hollywoodiana in un territorio occupato dal Marocco rappresenterebbe “non solo una ripresa cinematografica, ma un atto politico” che contribuirebbe a legittimare l’occupazione e a cancellare l’identità del popolo saharawi. In un comunicato ufficiale, il gruppo denuncia: “Filmando in un territorio occupato senza il consenso del rappresentante legittimo del popolo saharawi, il Fronte Polisario, questa produzione offre una normalizzazione culturale dell’occupazione marocchina”.

Sulla stessa linea anche il Sahara International Film Festival, che ha criticato la produzione per non aver considerato il contesto politico e sociale dell’area. “Dakhla non è solo un set naturale con dune spettacolari. È una città occupata e militarizzata, dove la popolazione saharawi subisce una brutale repressione”, ha dichiarato María Carrión, direttrice del festival. Carrión ha aggiunto che Nolan e la sua squadra “forse inconsapevolmente” stanno contribuendo agli sforzi del Marocco per normalizzare l’occupazione di un territorio conteso, esprimendo la speranza che “una maggiore consapevolezza possa portarli a riconsiderare le riprese in questa zona”.

Al momento, né Nolan né il suo team hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali. Le riprese proseguono, mentre le pressioni da parte di attivisti e organizzazioni internazionali si intensificano. Resta da vedere se il regista, reduce dal successo di Oppenheimer e noto per la cura maniacale dei suoi set, interverrà per rispondere a quella che molti definiscono una “questione morale” che va ben oltre il cinema.

Leggi anche The Odyssey, leakato il primo trailer del film di Christopher Nolan: la descrizione del filmato