Christina Applegate e le imbarazzanti conseguenze del sapovirus: “sono stata costretta a indossare pannolini, tutta colpa di un’insalata”

L'attrice ha avuto dei grossi problemi intestinali, peggiorati anche dalla sclerosi multipla contro cui combatte da tempo.

Christina Applegate ha raccontato nel suo podcast MeSsy, condotto in coppia con Jamie-Lynn Sigler, un episodio imbarazzante legato alla propria salute. La nota attrice ha contratto il sapovirus, un virus intestinale che provoca una grave diarrea; perciò, le è toccato indossare dei pannolini per adulti.

Le conseguenze del sapovirus su Christina Applegate

Christina Applegate racconta di aver dovuto indossare dei pannolini per colpa del sapovirus - Cinematographe.it

Nell’intervento ha spiegato quanto la malattia l’abbia destabilizzata nel quotidiano, provocandole una diarrea incontrollabile per diversi giorni. Già di per sé spiacevole, la situazione è stata ulteriormente complicata dalla sua sclerosi multipla, che rende difficili i movimenti e la gestione della vescica.

Il contagio è avvenuto da un’insalata contaminata, consumata in un ristorante da lei frequentato da anni. Prova delusione e rabbia per la negligenza del locale, reo di arrecare a lei e ad altri clienti dei momenti assai poco piacevoli.

A dispetto dell’imbarazzo, Christina Applegate ha preferito condividere la storia, al fine di sensibilizzare il pubblico sulle sfide affrontate dalle persone con malattie croniche come la SM.

Christina Applegate racconta di aver dovuto indossare dei pannolini per colpa del sapovirus - Cinematographe.it

Il sapovirus appartiene alla famiglia dei Caliciviridae, responsabile di infezioni acute note col nome di gastroenteriti. A differenza di forme analoghe, è sprovvisto di un involucro esterno, il che lo rende più resistente all’ambiente. Si diffonde attraverso con feci o vomito contaminati, principalmente attraverso cibo o acqua, oppure tramite contatto diretto con persone infette.

I sintomi più comuni includono diarrea, nausea, vomito, dolori addominali, mal di testa, febbre e, in certi casi, disidratazione. In genere durano da 1 a 3 giorni, ma in certi casi possono protrarsi fino a 10 giorni.

La terapia è di genere supportivo, mirata a reidratare il paziente. Non esiste un farmaco specifico. A scopo preventivo si raccomanda un’accurata igiene persone e alimentare, oltre alla disinfezione delle superfici. Nel caso di Christina Applegate il quadro è stato peggiorato dalla sua sclerosi multipla.

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