Chi era Angelo Maria Ricci? Tutto sul fumettista di Diabolik e Martin Mystère morto a 79 anni
Una firma nascosta tra le tavole impossibile da dimenticare.
Angelo Maria Ricci se n’è andato. Aveva 79 anni e per oltre mezzo secolo ha messo la sua firma – a volte nascosta nei punti più improbabili delle tavole – su alcune delle icone più amate del fumetto italiano: da Mister No a Martin Mystère, fino all’intramontabile Diabolik. A darne l’annuncio è stata Astorina, la storica casa editrice delle sorelle Giussani, attraverso un comunicato asciutto, ma denso di affetto: “Ci mancherà il suo stile inconfondibile, ma anche la sottile ironia che lo portava a firmare nei punti più introvabili”.
Angelo Maria Ricci: la carriera del fumettista tra Diabolik, Martin Mystère e Mister No

Nato a Rieti nel 1946, Ricci ha cominciato da giovanissimo: diploma all’Istituto d’Arte e prime illustrazioni per L’Esperto nel ’71. Ma il vero salto lo fa nel ’72, entrando nel mondo dei tascabili per adulti della Edifumetto, sotto l’ala di Renzo Barbieri. Poi, nel 1980, arriva la svolta: disegna un episodio di Mister No scritto da Alfredo Castelli. Sarà l’inizio di un sodalizio destinato a lasciare il segno, soprattutto con Martin Mystère, che accompagnerà Ricci per oltre un decennio.
Negli anni, Ricci si è mosso tra pagine d’avventura e illustrazioni scolastiche, tra riviste storiche come il Corriere dei Piccoli e case editrici come Fabbri e De Agostini. Sempre con il suo tratto riconoscibile: pulito, solido, ma mai banale.
Nel 2001 arriva l’invito di Astorina: Diabolik lo aspetta. Ricci risponde presente e resterà nel team per oltre vent’anni, fino al 2023, quando pubblica il suo ultimo episodio, Un alibi perfetto. A quel punto aveva già passato il testimone al figlio Marco, entrato in redazione nel 2008.
Oggi lo ricordano in tanti, ma forse basterebbe sfogliare una tavola a caso tra quelle che ha disegnato. Qualche dettaglio nascosto, un’ombra azzeccata, una firma mimetizzata: Ricci parlava così. Con le immagini. E con ironia.
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