Charlize Theron si rifiuta di nominare il regista che l’ha molestata sessualmente
Nel 2019 Charlize Theron ha rivelato di essere stata molestata sessualmente da un regista, la cui identità rimane un mistero
Charlize Theron non ha mai avuto paura di dire la verità. Neanche quando significa riesumare episodi che Hollywood preferirebbe restassero sepolti. Ospite del podcast Call Her Daddy, l’attrice premio Oscar ha ripercorso uno dei momenti più tossici della sua carriera agli inizi, quando – ancora poco più che ventenne – fu vittima di avances sessuali da parte di un regista “molto famoso”.
Era il 1994, Theron aveva appena iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema. “Non sapevo come funzionasse il processo di audizione. La mia agenzia mi disse che c’era un casting per un film e che avrei dovuto presentarmi di sabato sera… a casa del regista. Una vocina dentro di me diceva: ‘Non va bene’, ma l’altra rispondeva: ‘Forse è normale, forse è così che si fa’.”

Quello che trovò all’arrivo era tutto fuorché normale: l’uomo la accolse indossando un pigiama di seta, le offrì da bere e le mise una mano sul ginocchio. “Appena me ne sono andata, ho capito che non avrei mai ottenuto una parte quella sera. Non ero lì perché avessi qualcosa da offrire al film. Ero apprezzata solo per una cosa”, ha detto amaramente.
Theron non ha mai rivelato il nome del regista. Non per proteggerlo, precisa, ma per evitare che la vicenda finisca per ruotare tutta attorno a lui. “Non dirò nemmeno il tuo nome, cazzo, perché sai che sei tu lo stronzo. E mi piace che tu stia sempre sul filo del rasoio, senza sapere quando potrei parlare”. Dopo aver raccontato per la prima volta la storia nel 2019, Theron ha rivelato che il regista l’aveva contattata nel panico: “Mi ha scritto una lettera finta cercando di spiegarsi, dicendo che dovevo aver frainteso. Classico. È il copione di sempre”.
Anni dopo, lo stesso regista le propose un altro ruolo. Theron colse l’occasione per affrontarlo faccia a faccia, ma lui si rifiutò di parlare dell’accaduto, preferendo spostare la conversazione sul progetto cinematografico. “In quel momento ho capito che non era la sua prima volta. Lo aveva già fatto ad altre donne. E non voleva prendersi alcuna responsabilità”. Con la consueta franchezza, l’attrice ha sottolineato quanto sia difficile elaborare episodi simili, specie quando accadono a inizio carriera: “Non sapevo nemmeno se fosse davvero molestia sessuale, fino a quando non sono diventata più grande e consapevole”.