C’è ancora domani vince l’Oscar cinese per il miglior film straniero
L'esordio alla regia di Paola Cortellesi continua a parlare al mondo intero.
Alla 38ª edizione del Golden Rooster Award, nel pieno della cornice elegante di Xiamen, C’è ancora domani ha ottenuto il riconoscimento come miglior film in lingua straniera. Un risultato che colloca l’opera di Paola Cortellesi tra i titoli internazionali più apprezzati dell’anno nel mercato cinese, dove il premio è considerato l’equivalente locale dell’Oscar.

Presieduta dal Maestro Zhang Yimou, la giuria ha lodato il film con una motivazione incisiva: “Il film contempla con profondità le cicatrici di un’epoca. Decostruendo la violenza domestica come metafora corporea ciclica, l’opera segue il percorso che conduce dal risveglio individuale femminile a una partecipazione collettiva, compiendo una raffinata metamorfosi della sensibilità del tempo e formulando una critica contemporanea alle strutture di potere familiare”.
Il riconoscimento arriva a coronamento di un percorso straordinario nel Paese. Dopo il Golden Panda Award ricevuto a settembre, C’è ancora domani risulta il film straniero più celebrato dell’anno in Cina. Su Douban, la piattaforma di rating più autorevole della nazione, ha raggiunto un impressionante 9,3/10, diventando uno dei titoli del 2025 più amati dal pubblico per impatto culturale e sociale.
Il film ha avuto la meglio su concorrenti di altissimo profilo, tra cui F1: The Movie, Here, How to Make Millions Before Grandma Dies e l’acclamato premio Oscar I’m Still Here. La vittoria è stata annunciata durante un gala tra i più imponenti dell’Asia, seguito da 2500 ospiti e trasmesso in diretta su CCTV e sulle principali piattaforme streaming cinesi.
Il successo del film continua a espandersi anche su scala globale: distribuito in 126 Paesi negli ultimi due anni, ha raccolto consensi unanimi e un forte sostegno del pubblico. Sul palco di Xiamen, Paola Cortellesi ha ringraziato la giuria, i distributori cinesi, Wildside e Vision Distribution, e ha dedicato un pensiero affettuoso agli spettatori che l’hanno accolta con entusiasmo: “Un pubblico stimolante e coinvolgente, pronto a ridere ed empatizzare; ragazze e ragazzi, così giovani ma già così saggi, capaci di andare sempre in profondità”.
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