L’avete riconosciuta? È una delle più grandi attrici francesi e ha fatto perdere la testa a uno dei più grandi e affascinanti attori italiani

Ha reso onore alla Francia in tutto il mondo...

Al suo attivo anche una candidatura ai Premi Oscar

Ambasciatrice dell’UNESCO, ha avuto due figli, entrambi attori: Christian, nato nel 1963 dalla relazione con Roger Vadim, e Chiara, venuta alla luce nel 1972 dal rapporto pluriennale con il mito del cinema Marcello Mastroianni. Erede di doppiatori, Catherine Deneuve è una delle più grandi artiste francesi e la candidatura all’Oscar ha rappresentato il coronamento di una carriera luminosa.

Nata il 22 ottobre 1943, sotto il segno della Bilancia, debutta sul grande schermo da adolescente ne Le collegiali (1956). Anche la sorella maggiore, Françoise Dorléac, si era avviata al set, ma, 25enne, un incidente automobilistico le costò la vita.

Dopo alcune piccole parti poco significative, che la spingono a meditare il ritiro dalle scene, complice pure l’intercessione della sorella incontra il cineasta Jacques Demy che le propone di interpretare il volto principale nel musical Les Parapluies de Cherbourg.

Grazie a tale lungometraggio raggiunge il successo negli anni Sessanta e ottiene l’opportunità di essere diretta in opere illustri da nomi di notevole fama: La costanza della ragione di Pasquale Festa Campanile, Répulsion di Roman Polański e Bella di giorno di Luis Buñuel. Quest’ultimo lavoro è elencato nella top 100 di tutti i tempi dal Premiere Magazine.

Catherine Deneuve

Negli anni Settanta Catherine Deneuve continua a recitare senza sosta tanto in Francia quanto all’estero, dove collabora con registi del calibro di Mauro Bolognini, Dino Risi e Marco Ferreri, per cui affianca Marcello Mastroianni ne La cagna del 1972. Riceve peraltro offerte dagli Stati Uniti, che le consentono di apparire al fianco di star come Gene Hackman, Jack Lemmon e Omar Sharif.

Scritturata ne L’ultimo metrò (1981) di François Truffat si aggiudica il primo César. Il secondo lo riceve con Indocina (1992), insignito anche di una nomination ai Premi Oscar. Per Place Vendôme (1998) conquista la Coppa Volpi a Venezia.

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