Carlo Verdone e il dolce ricordo della mamma che preparava il risotto a Fellini: “sono un attore grazie a lei”

L'attore e regista rende merito alla madre per averlo incoraggiato nel perseguire i suoi sogni e svela un aneddoto imperdibile che riguarda anche Federico Fellini.

Carlo Verdone non ha mai nascosto il profondo legame che lo univa a sua madre, Rossana Schiavina. La donna più importante della vita dell’attore e regista romano, come da egli puntualizzato in un’intervista al Corriere della Sera. Dotata di grande sapere e intelligenza, il suo salotto era un punto di riferimento per artisti e intellettuali del calibro di Federico Fellini, Leonard Bernstein, Ettore Scola e Vittorio De Sica. Immerso in un ambiente stimolante e ricco di cultura, Carlo Verdone ha avuto la fortuna di condurre un’infanzia felice e stimolante. Dalla madre ha imparato a osservare il mondo con attenzione e a coltivare le proprie passioni, senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Che ne hanno temprato il carattere, prima di arrivare alla consacrazione.

Carlo Verdone ricorda l’infanzia e il ruolo ricoperto dalla madre nel percorso di crescita e formazione: a casa arrivavano artisti di enorme fama

Carlo Verdone ricorda quando la mamma cucinò il risotto per Federico Fellini - Cinematographe.it

E a proposito di passioni, ne condivideva una con la madre: la cucina. Lei era un’ottima cuoca e amava preparare piatti deliziosi sia per i familiari che per gli ospiti. Qui si cela uno dei ricordi più cari a Carlo Verdone, legato a un pranzo preparato dalla signora per Federico Fellini. Gli cucinò un risotto al tartufo e il cineasta ne fu entusiasta.

Carlo Verdone ricorda quando la mamma cucinò il risotto per Federico Fellini - Cinematographe.it

L’interesse nei confronti dell’arte e della cultura ha avuto un’influenza determinante sulle fortune professionali del figlio. Rossana lo spinse a buttarsi nella recitazione e a perseverare. In cuor suo, Carlo sente di doverla ringraziare infinitamente: “Sono un attore grazie a lei”, ha dichiarato al quotidiano di via Solferino. Sebbene non abbia avuto la possibilità di godersela quanto avrebbe voluto, essendo venuta a mancare nel 1984 all’età di 59 anni, gli splendidi momenti trascorsi fianco a fianco rimangono impressi nella memoria.

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