Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo: recensione del docu-film Nexo

Un ritratto spirituale ed umano del genio inqueto

Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo, il docu-film diretto da Giovanni Piscaglia, su soggetto di Didi Gnocchi e sceneggiatura di Eleonora Angius e con la voce narrante di Mario Cordova, sarà nelle sale italiane come evento speciale dall’1 al 3 dicembre 2025. Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Studios, in collaborazione con Sky, Avvenire e Gallerie d’Italia – Intesa Sanpaolo, il film si inserisce nella stagione “La Grande Arte al Cinema” e promette di restituire un ritratto spirituale e umano del genio inquieto Michelangelo Merisi.

Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo

 Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo: un racconto tra peccato e redenzione

Il documentario intreccia la Roma del Seicento, segnata dal Giubileo del 1600, con quella contemporanea dei pellegrini. È qui che Caravaggio trova la sua consacrazione con la Vocazione e il Martirio di San Matteo, opere che rivoluzionano la pittura sacra e segnano il passaggio dall’ordinario al sacro. Il film racconta un artista fragile, tormentato, in costante tensione tra peccato e redenzione, tra luce e tenebra.

Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo

 Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo: lo schermo come tela viva

Il regista Giovanni Piscaglia ha dichiarato durante l’anteprima milanese: “Forse siamo andati un po’ troppo oltre nel volerlo vedere moderno, contraddittorio e fallibile. Ma ciò che mancava era la sua spiritualità. Abbiamo cercato di rivolgerci alla luce divina che permeava la cultura del tempo, più che alle ombre.” La regia si muove dunque su un terreno interpretativo, più che biografico, scegliendo di mettere in scena un Caravaggio credente e immerso nella dimensione del sacro, piuttosto che ribelle e anticonformista.
Eleonora Angius, sceneggiatrice dell’opera, ha sottolineato: “Il Giubileo del 1600 è fondamentale per Caravaggio, perché rivoluziona lui come uomo e come artista. Con la Vocazione e il Martirio di San Matteo stravolge i canoni della pittura sacra, mostrando santi come uomini terreni e mortali.” La sceneggiatura costruisce un percorso che alterna testimonianze di storici e studiosi a immagini delle opere, restituendo la tensione tra divino e peccato che segna la vita e l’arte del pittore.
La fotografia si ispira al chiaroscuro caravaggesco, con riprese che esaltano la drammaticità delle tele e la monumentalità dei luoghi romani. Lo schermo diventa una tela viva, dove la luce taglia le ombre e amplifica il senso di spiritualità.
La colonna sonora accompagna con discrezione, sostenendo la tensione emotiva senza mai sovrastare le immagini. È un tappeto sonoro che amplifica il contrasto tra sacro e profano.

 Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo: valutazione e conclusione

Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo è un’opera ambiziosa, che sceglie di privilegiare la dimensione spirituale rispetto a quella biografica. Se da un lato questa chiave interpretativa offre spunti interessanti e restituisce un Caravaggio credente e immerso nella cultura del suo tempo, dall’altro rischia di risultare troppo univoca. La tensione tra luce e ombra, tra peccato e grazia, viene narrata con eleganza, ma senza la forza dirompente che ci si aspetterebbe da un artista così contraddittorio. Il risultato è un documentario raffinato, più contemplativo e devoto: forse troppo distante dal genio inqueto.

Regia - 2.5
Ssceneggiatura - 2.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.8