Cannes 2025, Valeria Golino su Goliarda Sapienza: “È stato come innamorarmi, fidanzarmi e poi sposarla”

Valeria Golino ha raccontato il lungo e profondo legame che la unisce alla figura di Goliarda Sapienza

Alla conferenza stampa di Fuori, il nuovo film di Mario Martone presentato al Festival di Cannes, Valeria Golino ha raccontato il lungo e profondo legame che la unisce alla figura di Goliarda Sapienza, scrittrice al centro del film e dell’esperienza emotiva e artistica che l’ha segnata per oltre quarant’anni. “È stato un incontro a tappe, durato quarant’anni,” ha detto l’attrice. “Quando avevo diciott’anni, Goliarda era già una signora anziana con la testa di una ragazza. Lei era più interessata a me di quanto io lo fossi a lei, allora.”

Un legame inizialmente sbilanciato, che però ha trovato compimento nel tempo. Tornare nella casa di Goliarda per interpretarla, ha raccontato Golino, ha avuto un significato profondissimo: “È stato commovente. Tornare lì, quarant’anni dopo, mi ha dato un senso, un ordine, in mezzo all’insensatezza della vita.” Valeria Golino ha inoltre parlato con ammirazione della forza letteraria della Sapienza: “Una letteratura ricchissima, complicata, piena di intuizioni, disordinata, scabrosa, molto originale.” Quando la serie L’arte della gioia stava per essere rilasciata, Golino ha iniziato a lavorare al film sulla vita della scrittrice: “È stato come innamorarmi, fidanzarmi e poi sposarla.”

Nel descrivere Goliarda, l’attrice ha sottolineato quanto fosse un personaggio fuori dal tempo: “Aveva modi di pensare e di comportarsi che appartenevano alla prima metà del Novecento. Ma allo stesso tempo non apparteneva né al suo tempo, né al nostro. Era anche una donna docile, accogliente. Ho provato a restituire questo aspetto con delicatezza.”

Golino ha espresso grande riconoscenza per il modo in cui Mario Martone ha diretto il film e la sua interpretazione: “Da Mario mi sono sentita guardata. Ed è tutto ciò che un attore desidera.” Ha anche parlato della lunga collaborazione con Ippolita di Majo, che ha definito una relazione di reciproco nutrimento: “Sono anni che ci permeiamo a vicenda.” Condivide la scena con Matilda De Angelis ed Elodie, due attrici più giovani, e proprio con loro ha vissuto uno scarto generazionale evidente e rivelatore: “Stando con loro mi sono resa conto che negli anni sono cambiate tante cose. Loro sono diverse: hanno un modo molto più libero di parlare di sé, anche dei propri difetti. Non hanno paura della rappresentazione del sé.”

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