Bud Spencer e quell’abitudine insolita e non proprio salutare: “poteva mangiarne due chili”

Il figlio Giuseppe Pedersoli, 62enne produttore, ha raccontato degli aneddoti curiosi sul padre, anche circa il rapporto con Terence Hill.

Con i suoi film Bud Spencer ha fatto sognare milioni di spettatori, assurgendo allo status di icona assoluta, che ancora oggi viene nostalgicamente ricordata. Tra cinema, sport e musica, era un uomo dalle mille qualità.

A causa dei numerosi impegni professionali, passava solo una piccola parte del proprio tempo coi figli. Stava via dieci o undici mesi all’anno e quando tornava era una grande festa, ricorda il figlio Giuseppe Pedersoli (produttore, oggi 62enne), in un’intervista al Corriere della Sera.

Bud Spencer: la passione senza limiti per il cibo

Bud Spencer poteva mangiare due chili di pasta con cornflakes - Cinematographe.it

Coi suoi ragazzi era molto generoso. Portava trenini e aeroplanini, che in realtà piacevano a lui! A 15 anni Bud Spencer portò Giuseppe a Hong Kong, lasciando un vivo ricordo. Per i 18 anni della figlia Cristiana organizzò, invece, una festa nel deserto, accanto alle Piramidi. Quasi mai parlava di film e, comunque, lo faceva in maniera distaccata, quasi che la carriera potesse finire da un attimo all’altro, benché abbia girati un centinaio di pellicole. Lo facevano semmai emozionare le gesta sportive. Il momento di massima euforia lo visse durante la partecipazione alle Olimpiadi.

Per quanto riguarda il rapporto con Terence Hill, facevano fatica a prendersi. Entrambi erano molto timidi e, oltretutto, Terence risiedeva in America. Una bellissima persona, ma parecchio introversa. Di tanto in tanto lo accoglievano a casa per delle abbondanti spaghettate, ma sul set si creava la magia, un’emozione vera.

Bud Spencer poteva mangiare due chili di pasta con cornflakes - Cinematographe.it

A proposito di spaghettate, Bud Spencer non aveva limiti. Era capace di mangiarsi anche due chili, pure con i cornflakes. Un pozzo senza fondo! La sera della “partita del secolo” tra Italia e Germania del 1970 (vinta dagli Azzurri per 4 a 3) raggiunse il culmine, insieme al produttore Italo Zingarelli: in due mangiarono 60 polpette e un’infinità di baccalà.

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