Bruce Willis sorprende tutti: il suo film preferito non è Die Hard né Il sesto senso
Il mitico Bruce Willis ha rivelato il suo miglior film (e nessuno si aspettava questa risposta).
Non è Pulp Fiction. Non è nemmeno Il sesto senso. E sì, neanche l’immortale Die Hard. Quando Bruce Willis ha rivelato qual è, secondo lui, il miglior film della sua carriera, in molti sono rimasti spiazzati. L’attore, oggi ritiratosi a causa della demenza frontotemporale che lo affligge, ha confessato qualche anno fa che il titolo che più ama della sua filmografia è Looper (2012), diretto da Rian Johnson. Una scelta che pochi si sarebbero aspettati.

Willis, volto iconico del cinema d’azione dagli anni ’80 ai primi 2000, ha attraversato decenni di successi e personaggi indimenticabili. La sua carriera è decollata con la serie Moonlighting, dove affiancava Cybill Shepherd nei panni del sarcastico detective David Addison. Ma è con Die Hard – Trappola di cristallo (1988) che è entrato nel mito, trasformandosi nel poliziotto John McClane, simbolo dell’eroe ruvido e ironico che avrebbe ridefinito il genere action. I sequel, come Die Hard 2 e Die Hard – Duri a morire, hanno solo rafforzato il mito.
Eppure, la filmografia di Willis è molto più ampia: da Pulp Fiction di Tarantino a Il quinto elemento, da Armageddon a Il sesto senso, senza dimenticare Sin City o Il caso Slevin. Ha collaborato con registi come Luc Besson, M. Night Shyamalan, Quentin Tarantino e Wes Anderson, dimostrando una sorprendente versatilità. Negli ultimi anni, però, la sua carriera ha rallentato: partecipazioni lampo in film a basso budget, ruoli minori e pellicole spesso distribuite direttamente in streaming. Poi, nel 2022, il doloroso annuncio: Bruce Willis si ritira dalle scene a causa di una malattia neurodegenerativa che compromette le sue capacità cognitive e comunicative.

Ma torniamo a Looper. In questa pellicola di fantascienza con atmosfere da thriller distopico, Willis interpreta Joe, un sicario del futuro che si ritrova a dover affrontare una versione più giovane di sé stesso, interpretata da Joseph Gordon-Levitt. La storia, ingegnosa e complessa, è stata scritta e diretta da Rian Johnson, futuro regista di Knives Out e Star Wars – Gli ultimi Jedi.
E proprio a Esquire, nel maggio 2012, Bruce dichiarava: “È meglio di qualsiasi cosa io abbia mai fatto. Rian ha fatto qualcosa di incredibile. Ha scritto la sceneggiatura, l’ha venduta, ha diretto il film senza compromessi. Nessuno ha interferito. È una storia originale, potente, che la gente guarderà e riguarderà. È puro Rian Johnson dall’inizio alla fine. Un grande, grande regista.”
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