Bruce Lee, parla la figlia Shannon: “Non capisco perché non piaccia a Quentin Tarantino”

Bruce Lee sembra essere sempre vagamente bullizzato dal re del cinema contemporaneo Quentin Tarantino: la figlia Shannon si chiede perché.

Bruce Lee è una delle icone assolute del cinema contemporaneo: nonostante la sua morte precoce, sono davvero pochi coloro che non conoscono la sua leggenda, il suo lavoro e – se non altro – l’importanza della sua figura. Uno dei primi attori asiatici a portarsi avanti fino all’assoluta celebrità nel cinema di Hollywood, ha dato vita ad un altro mito: suo figlio Brandon, morto prematuramente quasi fosse una sorta di tragico destino, di maledizione congenita. Ma perchè, se la figura di questo lottatore è stata così importante e simbolica, culturalmente rilevante sotto molteplici punti di vista, una icona del cinema contemporaneo come Quentin Tarantino sembra non apprezzarlo così tanto?

La domanda viene spontanea alla figlia del karateka, Shannon, che non se ne fa una ragione. Ecco cosa ha detto!

Bruce Lee, le domande della figlia Shannon: perché non piace a Quentin Tarantino?

Bruce Lee - Cinematographe

La figlia di Bruce Lee, Shannon, torna a parlare della strana concezione che il regista Quentin Tarantino sembra avere di suo padre. Emblematica, al riguardo, la scena di combattimento tra una parodia dell’attore e il personaggio interpretato da Brad Pitt. Shannon Lee ha parlato della polemica a The Telegraph, affermando: “Lo trovo interessante. In realtà non lo so. Non ho mai incontrato Quentin Tarantino. Non so quali siano i suoi problemi con mio padre“.

Tuttavia, sembra essersi data una spiegazione per il fenomeno, cercando di vederci anche del bello. Nelle medesima intervista, ha sottolineato: “Evidentemente ritiene che mio padre sia cool, in quanto ha preso in prestito molto da lui. Al contempo, penso gli siano state dette molte storie da persone che hanno incontrato mio padre e hanno avuto di lui una impressione negativa. Lo trovavano troppo pieno di sé o arrogante“.

Sottolineo, in base alla mia esperienza, che le storie arrivano prevalentemente dagli uomini bianchi. Penso che Quentin abbia sentito queste storie e ci abbia creduto. Probabilmente molte persone consideravano mio padre presuntuoso“. Da parte sua, anche Tarantino ha ammesso che dalle sue ricerche Lee risulta un tipo presuntuoso ed ha sfruttato il film per crearne una parodia.