Brooke Shields shock su Franco Zeffirelli: “A 16 anni mi torse un dito per farmi simulare un orgasmo”
Anche Brooke Shileds, la protagonista di Laguna Blu, ha puntato il dito contro il regista Franco Zeffirelli.
Dopo la causa mossa contro la Paramount dalle star di Romeo e Giulietta per abusi sessuali, un altra attrice punta il dito contro il regista Franco Zeffirelli, scomparso nel giugno 2019 all’età di 96 anni. Ospite del Sundance Film Festival, Brooke Shields – la celebre protagonista di Laguna Blu – ha accusato il regista di abusi sul set del film del 1981 Amore senza fine.
Brooke Shields e la rivelazione shock su Franco Zeffirelli
Durante le riprese di Amore senza fine, Brooke Shields aveva 16 anni. Il film, per chi non lo conoscesse, segue le vicende sessuali di alcuni adolescenti di Chicago. “La fisicità e l’esplorazione della sessualità mi sono sembrate davvero pericolose, e non mi fidavo della capacità del regista di creare un ambiente sicuro per me”, ha dichiarato l’attrice nel documentario Pretty Baby: Brooke Shields. Durante una scena di sesso tra lei e Martin Hewitt, l’interprete di David, Franco Zeffirelli le avrebbe torto un dito per ottenere da lei una reale simulazione di un orgasmo. “All’epoca non sapevo come fosse un orgasmo, perciò avevo difficoltà a simularlo. Quell’esperienza mi ha bloccata. Pensavo a me stessa solo come a una lavoratrice: mi hanno pagato, ho fatto quella cosa, l’hanno venduta, tutti erano felici, era una transazione. Non ho provato passione, ho provato angoscia perché mi stava facendo del male“, ha aggiunto in lacrime.
In un’intervista rilasciata a Deadline, Brooke Shields si è detta al fianco delle star di Romeo e Giuletta, attaccando nuovamente Franco Zeffirelli. “Era un’epoca molto diversa nel cinema e molti registi diversi si sono presi delle libertà. Dicevano una cosa agli attori e poi ne dicevano un’altra allo studio. Erano al comando ed erano davvero le star. Sono stata fortunata ad avere mia madre con me sul set, e Franco odiava mia madre. La rispettava, ma penso di essere stata molto più protetta di quanto probabilmente lo fossero molti altri attori”.