Box Office USA: Il Mistero della Casa nel Tempo in testa, Farenheit 11/9 delude

Poche memorabili uscite in questo fine settimana, hanno permesso a Il Mistero della Casa nel Tempo di condurre il botteghino statunitense.

Parte subito alla grande  al box office USA Il Mistero della Casa nel Tempo di Eli Roth, delude invece il nuovo documentario di Michael Moore

L’adattamento del popolare libro per bambini, Il Mistero della Casa nel Tempo, diretto da Eli Roth è uscito nelle sale in un fine settimana altrimenti tranquillo, pressoché privo di importanti uscite. La pellicola ha guadagnato 26,8 milioni di dollari al box office USA, un ottimo risultato rispetto a ciò che si era prospettato quando il film è uscito in 3.592 sale. Il Mistero della Casa nel Tempo non ha però dovuto affrontare dei degni rivali.

Fahrenheit 11/9 di Michael Moore, documentario politico con uno sguardo satirico sul presidente Donald Trump, si è aggiudicato l’ottavo posto, con 3,1 milioni di dollari guadagnati in 1719 sale. Il lancio del film in oltre un migliaio di sale potrebbe aver danneggiato il suo potenziale guadagno al botteghino. Questo genere di documentario, solitamente, esce in un numero ristretto di sale, prima di espandersi lentamente a livello nazionale man mano che aumenta il passaparola.

È stata una buona estate per i documentari: RBG, Will Not Be My Neighbor e Three Identical Strangers, hanno raggiunto risultati impressionanti, utilizzando un metodo diverso da quello di Fahrenheit 11/9, uscendo, quindi, inizialmente in poche sale.
Dinesh D’Souza ha intrapreso un percorso simile a quello di Moore alcuni mesi fa, vedendo uscire il suo Death Of A Nation in oltre 1000 sale cinematografiche. Il documentario pro-Trump è stato – come da copione – il peggio risultato per il cineasta conservatore di destra, aggiudicandosi 5,8 milioni di dollari.
Il film del 2004 di Michael Moore, Fahrenheit 9/11, risulta essere ancora il documentario con il maggior numero di incassi, guadagnando 23 milioni di dollari in nord America e 22 milioni a livello globale.

Life Itself, ha incassato solamente 2,1 milioni di dollari, in 2.609 sale; questo risultato è motivo di preoccupazione, soprattutto considerando che Amazon Studios ha pagato 10 milioni di dollari per il dramma dal cast stellare, con Oscar Isaac, Olivia Wilde, Antonio Banderas e Annette Bening. Non è stato d’aiuto il fatto che il film sia stato stroncato da numerose recensioni, ancor prima della sua uscita nelle sale. Attualmente detiene una media le 13% su Rotten Tomatoes.

Nel frattempo il film di Neon, Assassination Nation ha guadagnato un milione in 1403 sale, mentre A Simple Favor di Lionsgate, è arrivato al secondo posto con 10,2 milioni di dollari in 3102 località. Si piazza invece al terzo posto The Nun – La Vocazione Del Male.

The Predator è invece sceso al 4 posto della classifica dopo aver guidato il box office lo scorso fine settimana. Il thriller fantascientifico ha guadagnato 8.6 milioni di dollari, per un totale nazionale di 40,3 milioni.
A completare la top five, c’è l’ormai onnipresente Crazy Rich Asians, acclamata commedia romantica che ha guadagnato altri 6,5 milioni, portando i suoi guadagni nordamericani a 159 milioni di dollari.

Colette, dramma biografico con Keira Knightley e Dominic West, sulla vita dell’autrice francese che è stata costretta a pubblicare i romanzi sotto il nome di suo  marito, ha guadagnato 150.788 $. The Sister Brothers di Annapurna, commedia dark western di Jacques Audiard con John C. Reilly e Joaquin Phoenix ha ottenuto 122.020 $.