Da Luca Ward a Massimo Boldi, numerosi attori italiani contro le pensioni Inps: “rischiamo il lastrico”
Decine di artisti protestano contro la sentenza.
Ottanta firme, un unico grido. Attori, doppiatori, musicisti e tecnici dello spettacolo hanno sottoscritto una lettera per denunciare quella che definiscono una beffa. Dopo decenni di contributi, la pensione riconosciuta dalla gestione ex Enpals – oggi confluita nell’Inps – rischia di trasformarsi in un debito. Tra i firmatari compaiono nomi noti come Luca Ward, Massimo Dapporto, Jerry Calà, Stefania Sandrelli, Simona Izzo, Franco Oppini e Massimo Boldi.
Ward e Boldi guidano la protesta: pensioni tagliate agli artisti

L’oggetto della discordia si chiama Quota B ed è la parte dell’assegno pensionistico aggiuntiva alla componente principale, quella legata ai contributi. Vari professionisti dello spettacolo si erano così rivolti ai tribunali per vedersi riconosciuto il calcolo corretto della pensione. In molti casi, i giudici avevano dato ragione ai ricorrenti, costringendo l’Inps a rivedere gli importi al rialzo.
Poi, il dietrofront. Con una sentenza, il 29 dicembre 2022 la Cassazione ha annullato il principio, accogliendo la linea dell’Inps e bollando come “indebiti” gli aumenti versati fino a quel momento.
Da quel momento in poi molti pensionati si sono visti tagliare l’assegno mensile o ricevere richieste di restituzione di somme già percepite, già tassate e ormai spese. “Ci chiedono di restituire ciò che la giustizia ci aveva riconosciuto”, scrivono gli artisti nella lettera diffusa da LaPresse, sottoscritta pure da Ward e Boldi. L’effetto combinato tra i recuperi dell’Inps e la tassazione dell’Agenzia delle Entrate ha spinto parecchio di loro sull’orlo della povertà.
La vicenda è approdata in Parlamento. Nell’aprile 2023 l’onorevole Federico Mollicone ha presentato una risoluzione poi trasformata nella proposta di legge n. 1793, firmata anche da Walter Rizzetto, per correggere il calcolo della Quota B e bloccare i recuperi. Il testo è stato incardinato in Commissione Lavoro il 31 luglio 2024, da allora non si è però mosso di un passo. Luca Ward è tra le voci più dure: “Ci stanno cancellando con una sentenza. Colpiscono persone che non lavorano più, che faticano a vivere. Oggi tocca a noi, domani a voi”.
Per tenere accesi i riflettori sul tema, il 22 ottobre al Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica di Roma si terrà un incontro pubblico dal titolo Diritti in scena: previdenza e recuperi Inps agli artisti interpreti esecutori, organizzato dal Nuovo Imaie. Parteciperanno Andrea Miccichè, Mollicone, l’avvocata Federica Murineddu e Matteo Orfini; invitati anche il ministro Marina Calderone e il presidente Rizzetto.
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