Blonde: chi erano davvero la madre e il padre di Marilyn Monroe? 

La difficile infanzia di Marilyn Monroe, tra una madre malata e un padre assente.

Un film per tutti i bambini non amati del mondo. Così Andrew Dominik descrive Blonde, il film da lui stesso girato dedicato a Marilyn Monroe (Norma Jeane), basato sul romanzo del premio Pulitzer Joyce Carol Oates. Poiché il lungometraggio non si nega delle licenze, è ancora più forte la curiosità di scoprire quale infanzia abbia vissuto la diva di Hollywood. Se desideri scoprirlo prosegui con la lettura.

I veri genitori di Marilyn Monroe

Blonde veri genitori Marilyn Monroe Cinematographe.it

Marilyn Monroe aveva appena due settimane quando la madre Gladys la lasciò per la prima volta in una casa adottiva a Hawthorne, in California. Secondo Biography, la donna, dopo essersi vista sottrarre due figli da un ex marito, desiderava avere un ruolo nella vita della piccola in qualche modo. Andò spesso a trovarla, finché all’età di 7 anni, come mostrato in Blonde, non venne rinchiusa in un istituto per schizofrenia.  

Di conseguenza, Norma Jeane passò l’infanzia in vari orfanotrofi e famiglie, subendo abusi e traumi emotivi. Trasferirsi con un’amica le cambiò il destino. Nel momento di scegliere un nome d’arte, Norma optò per Monroe, il nome da nubile della mamma. L’unico dettaglio svelato della vecchia vita sicché – si legge nell’autobiografia My Story – si vergognava delle sue origini.

Nel corso del tempo, madre e figlia maturarono lentamente una relazione, racconta il biografo di Marylin Monroe, J. Randy Taraborrelli a THR. Alla morte nel 1962 Marilyn lasciò al genitore 5 mila dollari all’anno da un fondo fiduciario di 100 mila dollari. Per quanto riguarda il padre, il documentario Marilyn, Her Final Secret, uscito nel 2022 come Blonde, ne ha svelato l’identità: si chiamava Charles Stanley Gifford e Norma lo vide giusto in una fotografia quand’era una bambina.

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Stando alla stessa testimonianza dell’attrice, anni dopo venne a sapere parecchie informazioni in proposito. L’uomo viveva nello stesso condominio di mamma e se ne andò mentre lei venne al mondo, senza mai vederla. In Marilyn Monroe: The Private Life of a Public Icon l’autore Charles Casillo racconta di una conversazione tra Norma e papà, che si sarebbe dimostrato totalmente disinteressato ad avere jn legame.

Le avrebbe comunicato di essere sposato, di avere una famiglia e di non volerci niente a che fare, invitandola a parlare con il suo avvocato per qualsiasi altra necessità. La Monroe ne sarebbe uscita distrutta e da lì avrebbe cercato in ogni uomo una figura protettiva.

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