Batman – Il ritorno e quello spin-off così simile a The Boys

Lo sceneggiatore del film, Daniel Waters, ha recentemente svelato un progetto mai visto sul grande schermo.

Batman – Il ritorno è un film indimenticabile firmato da Tim Burton: parliamo di un progetto che, alla stregua del primo film burtoniano dedicato all’Uomo Pipistrello, ha fatto effettivamente la storia dei cinecomic moderni, scrivendo comunque una notevole storia nel mondo cinematografico. Non ci dimentichiamo, infatti, che in questo sequel conosciamo degli importanti personaggi facenti parte della mitologia del supereroe come Il Pinguino (Danny DeVito), la cui figura viene ricostruita e resa quasi tragica e anche Catwoman (Michelle Pfeiffer) che ha notevole spazio in scena e che in realtà è stata riscritta più di una volta. Recentemente, infatti, abbiamo appreso che una possibilità prevedeva proprio la morte del personaggio nel film, ma poi, all’ultimo, si è deciso di inserire quella scena anticipatoria alla fine della pellicola che lascia presagire uno spin-off sull’antieroina.

Batman – Il ritorno vede come protagonista Michael Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro

Batman - Il ritorno - Cinematographe

Ebbene, purtroppo, tale film collaterale di Batman – Il ritorno non lo abbiamo mai visto e ci siamo dovuto accontentare di un altro progetto indipendente sul personaggio, arrivato nel 2004, con tutt’altra protagonista ovvero Halle Berry. Ebbene, detto questo, in una recente intervista per IndieWire che ha tenuto lo sceneggiatore del lungometraggio ovvero Daniel Waters, quest’ultimo ha raccontato che in realtà inizialmente era previsto proprio uno spin-off su Selina Kyle che aveva delle caratteristiche iconoclaste e graffianti tipiche di serie come The Boys.

“[Burton] voleva fare un film in bianco e nero da 18 milioni di dollari, come l’originale Cat People, con Selina che vive in modo modesto in una piccola città. E volevo realizzare un film su Batman in cui la metafora riguardasse Batman. Così l’ho fatta trasferire in una versione di Gotham City a Los Angeles, gestita da tre stro*** di supereroi. Era The Boys prima di The Boys. Ma era esausto leggendo la mia sceneggiatura.”

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