Anna Foglietta e la denuncia a un macchinista sul set: “Fotografava di nascosto il seno di un’attrice”

L'attrice Anna Foglietta ha confessato di aver bloccato il set di un film per denunciare i comportamenti inappropriati di un macchinista.

Ospite di Passa dal BSMT, il celebre podcast di Gianluca Gazzoli, Anna Foglietta ha confessato un sorprendente quanto ripugnante retroscena avvenuto anni fa durante le riprese di un film (non meglio specificato) con lei protagonista. L’attrice, attualmente nelle sale con il film Storia di una notte tratto dal romanzo Nelle migliori famiglie di Angelo Mellone, ha rivelato di aver denunciato uno dei macchinisti presenti sul set che era solito fotografare le nudità delle attrici durante le riprese.

Anna Foglietta e la denuncia a un macchinista sul set: l’uomo fotografava di nascosto le nudità delle attrici

Negli ultimi anni, sempre più attrici hanno denunciato molestie subite durante la realizzazione di un film. Sebbene non sia stata lei a subirla direttamente, Anna Foglietta non è riuscita a stare in silenzio. “Mi è capitato su un set e ho denunciato tutto. C’era un macchinista, io recitavo con un’attrice in déshabillé e vedevo che questo macchinista inquadrava le gambe. E io sono andata subito a dirlo all’aiuto regia ed è finita lì la cosa“, ha raccontato l’attrice. Il racconto di Anna Foglietta, in seguito, è diventato ancora più scioccante. “L’indomani, lei aveva una scena con il seno molto scoperto, questo sale di corsa sopra e fa finta di sistemare una gelatina. Io con la coda dell’occhio me lo guardo, perché ormai l’avevo puntato e vedo che tira fuori il telefono e la inquadra“.

A quel punto, Anna Foglietta ha deciso di bloccate tutto il set. “Ho fatto la matta: ‘Scusa te che stai facendo? Ma come ti permetti?’. Ho bloccato il set, ho chiamato l’aiuto regista, il produttore, l’organizzatore. Ho detto ‘Questa persona deve essere espulsa immediatamente dal set perché questo è un porco’. Gli hanno preso il cellulare, gliel’hanno bonificato era pieno di cose. Pieno, pieno, pieno”. L’attrice, in conclusione, si è lasciata andare una riflessione profonda: “Cioè se io non fossi stata così attenta, se non avessi avuto quella sensibilità… il corpo della donna è sempre oggettificato e questo non lo permetto più“.